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Dentro il tuo respiro – Annamaria Bosco

Review Tour per la nostra Ella che vi porterà alla scoperta di una storia d’amore nata dalla penna di Annamaria Bosco e che…. beh dovete leggere
per sapere!

Trama

In una fredda domenica di febbraio, nel bel mezzo del Carnevale, le strade di Luca e Isa si incrociano. Lui, un fisico piegato dalle conseguenze di una bravata finita male e un senso di colpa enorme da gestire, per un ragazzo di ventun anni. Lei, razionale, diligente e all’apparenza infrangibile.

Complice l’annuale festa in maschera, Luca indossa il suo travestimento e trova il coraggio di avvicinarsi alla ragazza che ama da troppo tempo. Una presenza fatta di paure inespresse e risposte non date, che si fa strada nella vita di Isa e la sconvolge senza chiedere il permesso.

Due anime distanti celate da differenti paure. Due maschere invisibili pronte a calare.

Ma non tutti sono disposti a mettersi a nudo, soprattutto quando c’è in ballo un passato, con i suoi fantasmi, che torna a bussare.

Quale verità nascondono gli incubi che tormentano Luca? Chi saprà scavare oltre l’apparenza e sotto la maschera?

Recensione

Ci sono libri che ti aprono un pezzetto di cuore, una porticina piccola ma che porta in profondità, e lì entrano. A volte non sai perché, altre, come in questo caso, lo capisci benissimo. Vuoi perché già la dedica esprime perfettamente quello che ti porti dentro da trent’anni, se poi ci aggiungi che il protagonista maschile, Luca, è proprio come te, allora non puoi non aprire quella porticina e far entrare quella storia. Per trovare le parole giuste, per sentirti meno solo.

“Forse perché ci sono cose che a volte non vanno spiegate. Sono così e basta.”

Luca, il nostro protagonista, dopo la morte del migliore amico Massimo di cui si ritiene responsabile, soffre di problemi cardiaci e attacchi di panico. È da sempre innamorato di Isa, tant’è che prima dell’incidente di Massimo, era al limite dello stalking con lei – in senso buono, s’intende – poi diventa un’ombra, una sorta di fantasma che la segue invisibile, perché è questo che vuole essere. Luca si vergogna perché si ritiene un mostro per quello che, il Carnevale dell’anno precedente, è successo al suo amico. E si vergogna degli attacchi di panico. A tal punto da mascherarsi, nascondersi dietro qualcosa per non mostrarsi, per essere qualcun altro. Perché non accetta sé stesso. E quando si parla di entrare in empatia con un personaggio, beh, nel mio caso si parla quasi di rivedersi in quel personaggio. Con le dovute e ovvie differenze. No, non solo perché Luca potrebbe essere mio figlio!

Incontra Isa in un’altra notte di Carnevale, si nasconde da lei ma non del tutto, perché l’attrazione ha il sopravvento anche se lei non lo vede in faccia.

“Potrei dirtelo d’un colpo, che sono un mostro, ma non posso rischiare di perderti scagliando su di te il peso di ogni mia sofferenza.”

Questo trope dell’amante misterioso va avanti per un po’, e mi sono chiesta mentre leggevo per quanto potesse protrarsi. Ebbene, quando ho capito mi sono incantata. Perché ho cominciato a vedere il romanzo come un film, anche perché le descrizioni dei luoghi sono basilari ma efficaci, non appesantiscono la lettura, ma focalizzano, contestualizzano la scena con poche fondamentali parole. Idem per l’introspezione dei due protagonisti, mai noiosa né prolissa. Bello anche il rewind che per buona parte dei capitoli torna indietro di qualche minuto a seconda del POV, non è una ripetizione, è proprio un diverso posto e punto di vista. In passato, mi è capitato di leggere romanzi con quest’espediente letterario che non erano ben riusciti, ma veniva ripetuto metà del capitolo precedente. In questo caso, invece, siamo anche in due luoghi diversi: prima di un appuntamento vi è la preparazione di Isa e quella di Luca, ad esempio. Non la stessa scena da due punti di vista, ma l’attimo precedente.

“Non c’è cura o antidoto contro sé stessi. Devo solo imparare ad accettarlo. Ad accettarmi.”

L’amore è una cura, mai come nella vicenda di Luca e Isa si comprende quanto questo sia meglio di Xanax o Lexotan, anche se non ne fa da sostituto. E l’amore sarà fondamentale dopo che Luca si sottoporrà ad un’operazione per sistemare il problema al cuore.

“Se tu sei un mostro, allora io non ho più paura del buio.”

Se fin ora siamo nel pieno del #piantometro livello pro, dopo parte lo #sclerometro, soprattutto per colpa di due personaggi che fanno davvero girare le inquiline del piano di sotto (questa è per intenditrici!).

“Mi spoglia con gli occhi, poi fa l’amore con i miei pensieri.”

Non vado oltre per non fare spoiler, ma voglio solo consigliarvi questo romanzo del quale ho evidenziato tantissime parti, e se le riportassi tutte supererei il limite delle citazioni permesse. La storia è solo apparentemente una vicenda semplice, di fatto, di banale in questo romanzo non c’è niente. Ci sono solo emozioni. Forti. Vere. Perché la paura è l’antitesi della passione, e l’amore è davvero il modo per contrastarla.

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