
Titolo: Tua, Lena.
Autrice: Camilla Elleboro
Data di uscita: 25/07/2024
Tropes: Slice of life
Editore: Book a Book
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Trama
La casa che era di sua nonna scricchiola sotto l’incuria e l’inclemente incedere del tempo, ma l’indolenza che da settimane perseguita Ludovica le impedisce di trovare le forze per sistemare, pulire, fare la spesa. Le sembra di non sapere più perché ha preso la decisione di trascorrere l’estate in paese. Eppure, era determinata: impedire alla famiglia di vendere la casa, crearsi ricordi di una nonna di cui non ha memoria diretta, capire cosa fare dopo la laurea. Questo era il piano. Ora che si ritrova davvero da sola, però, le sembra al di sopra delle proprie possibilità. Saranno un fascio di lettere, un amore nuovo e due bibliotecari a indicarle la strada per un futuro tutto da inventare.
Recensione
In pochi sanno che, oltre a scrivere recensioni di saghe, sono anche una scrittrice. Ebbene sì: ho preso la mia passione e l’ho convogliata tra le pagine di un libro. Durante la presentazione del romanzo, che ho tenuto nella libreria del cuore della mia città, ho conosciuto una ragazza, che mi ha intervistato. Nella conversazione, ho scoperto che anche lei aveva scritto un libro, e mi sono lanciata in questa avventura.
Ho da poco terminato la lettura e sono pronta a portarvi con me tra le pagine del suo romanzo: “Tua, Lena” di Camilla Elleboro.
“Da dove posso iniziare? Il mio cuore e la mia coscienza mi suggeriscono di dirti, innanzitutto, grazie.“
Camilla ci porta una narrazione ricca di descrizioni dettagliate e di riflessioni profonde, che riescono a immergere il lettore in un’atmosfera di tranquillità e contemplazione della vita rurale, fatta di paesaggi incantevoli, profumi di campagna e momenti di intima serenità. La scrittura è fluida e coinvolgente, e ogni pagina invita a riflettere sui sentimenti più autentici e complessi che attraversano i personaggi.
L’evoluzione interiore della giovane protagonista si sviluppa in modo armonioso e credibile, andando di pari passo con quella degli altri personaggi che ruotano attorno alla figura centrale di Maddalena. Questa donna, ormai appartenente al passato, si presenta come un’icona di forza e di vitalità, nonostante abbia attraversato vicissitudini non comuni e non sempre piacevoli. La sua presenza, anche se sfiorata o ricordata attraverso lettere e ricordi, rimane vivida e incisiva, testimonianza di una personalità che ha saputo mantenere saldi i propri principi e la propria integrità.
Maddalena è una figura complessa e affascinante, capace di trasmettere valori profondi anche attraverso le parole scritte, come se le lettere del passato fossero semi di saggezza e di speranza piantati nel presente. La narrazione si arricchisce di dettagli che rendono ogni rapporto tra i personaggi più autentico e coinvolgente, creando un senso di intimità e di vicinanza emotiva. Si percepisce un’attenzione particolare alla psicologia dei protagonisti, alle sfumature delle loro emozioni e ai piccoli gesti che rivelano le loro anime più profonde.
Il romanzo si distingue anche per la capacità di evocare la natura come elemento portante della storia: i paesaggi descritti con cura infondono un senso di pace e di appartenenza, contribuendo a sottolineare il legame indissolubile tra gli esseri umani e il loro ambiente. I profumi, i suoni e le immagini della campagna diventano parte integrante della narrazione, arricchendo il racconto di un’atmosfera quasi magica.
“Già sapevamo che nessuna mi avrebbe più menzionata. Ero già fuori dai loro pensieri. Una come me.”
Il finale, rivelatorio e poetico, riesce a chiudere un cerchio e a mettere in luce ogni sfumatura, ogni incomprensione e ogni emozione che si è vissuta lungo il percorso narrativo. È come un raggio di luce che illumina gli angoli più nascosti della vicenda, dando un senso di completezza e di giustizia alle vicende dei personaggi. Questo momento culminante conferisce un nuovo significato a tutto ciò che è stato raccontato, lasciando il lettore con una sensazione di pace e di gratitudine.
“Lascia andare la rabbia e la frustrazione e accogli la vita come viene. Ho la mano molto stanca. Ti abbraccio, tua Lena”

