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Recensione di Anche i girasoli hanno le spine – Laura Rocca

Titolo: Anche i girasoli hanno le spine

Autore: Laura Rocca

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere & Co. : music and sport romance, small town, hate to love, opposites attract, grumpy x sunshine, forced proximity, rich vs poor, emotional scars

Costo Ebook: 6.99 €

Costo Cartaceo: 12.90 €

Pagine: 512

Data d’Uscita: 4 giugno 2025

Linkhttps://amzn.eu/d/8sCxNsR

TRAMA

Dopo la morte della madre, Hazel è costretta a lasciare la sua casa di Londra e a trasferirsi in Scozia da Jacqueline, una lontana parente che non aveva mai sentito nominare. Tutto meno che entusiasta, la ragazza proprio non riesce a darsi pace per la piega che hanno preso gli eventi. Non solo, il suo sogno di studiare negli Stati Uniti per diventare ballerina professionista è ormai quasi irraggiungibile. Una volta giunta a destinazione, però, ha una sorpresa: Jacqueline vive nell’immenso castello del conte di Lilburn, dove lavora come istitutrice per Hayden, il figlio del proprietario. Tanto affascinante quanto distaccato, Hayden è un mistero dagli occhi di ghiaccio, che sembra nascondere mille segreti. Sin dal loro primissimo incontro, l’antipatia tra Hazel e Hayden è immediata, ma ben presto scoprono di avere in comune più di quanto si aspettavano. Tra enigmi e verità non dette, i loro sentimenti mutano e l’attrazione diventa irresistibile…

Hazel e Hayden: una melodia dolce e malinconica, che arriva dritta all’anima.

Dalla penna inconfondibile di Laura Rocca,
una storia d’amore toccante, che vibra d’emozione.

«Quando sono con lui, il tempo non ticchetta, ma trema: ogni secondo è un brivido che si incide nel cuore.»

RECENSIONE 

Salve girasoli

potevo io non portarvi una recensione di un libro scritto da una delle mie autrici del cuore? E se in copertina poi troviamo anche un girasole? Direi che non potevo esimermi.

Aspettavo questo libro da un bel po’. Sapevo che era stato scritto dopo “Il compositore di sogni infranti” ma che l’autrice stessa aveva deciso di pubblicare prima “La simmetria dei riflessi imperfetti” (trovate la mia review qui sul blog). 

Il mio amore per Laura Rocca è nato proprio con “Il compositore…” e con quel libro troviamo diversi punti in comune ma anche delle discrepanze, e ne ha parlato l’autrice stessa sui suoi social. Sappiate che se amate gli easter egg, non rimarrete delusi.

Ma andiamo ai miei pensieri…

La storia vede protagonisti Hazel e Hayden, uniti dalla musica. seppur in maniera diversa. Lei è una danzatrice con un passato da scoprire e un futuro da conquistare. Lui suona uno strumento e, oltre ad avere un passato complicato, ha anche un presente da gestire.

 Io suono uno strumento, tu il tuo corpo. […] quando danzi sulla musica, il tuo corpo diventa la musica. Mi sembra di vederla, di poterla toccare. 

Molti segreti andranno via via svelati, con un ritmo ben ponderato e uno slow burn di tutto rispetto, non privo di alta tensione. 

A volte ho trovato quasi estenuante l’attesa di scoprire uno dei segreti maggiori, possiamo intuire qualcosa ma non esattamente cosa. Credo che questa sensazione non sia solo voluta dall’autrice ma anche ricercata. Altri segreti invece saranno facilmente intuibili e ci gratificheranno a sufficienza.

Nel frattempo veniamo sedotti dalla peculiarissima scrittura dell’autrice: ammaliante, poetica, evocativa, nostalgica con picchi di curiosità, riferimenti pop e culturali senza escludere romanticismo e un tocco di giusto spicy.

Ma attenzione perché qui, più che mai, troviamo la musica come colonna sonora della vita e della storia, che accompagna noi e i personaggi nel viaggio verso una scoperta emotiva oltre che di narrazione. 

Piccolo inciso: il riferimento all’armonia delle sfere è una vera chicca, come lo è il riferimento a “queste oscure materie” (un po’ uno dei segni distintivi nelle opere della Rocca).

La musica è, qui più che mai, salvatrice dell’anima (un pò come per noi lettori lo sono i libri).

–  Questa musica non è solo una melodia per me. È stata la mia guida, la mia speranza. Il motivo per cui sono ancora qui, ancora in piedi.

🌻 Fun fuct su di me (ogni tanto mi piace farmi conoscere da voi e ve li metto, quando coerente):

 ho due diplomi superiori e in entrambi ho portato, agli esami di stato, la tesi sulla musica e i vari collegamenti con le materie (sia al liceo classico che al professionale socio sanitario) e da giovane ho studiato canto e violino. Comprenderete perché amo tanto la musica, quanto sia vitale per me e che “qualche” informazione  la ho e l’autrice mi ha fatto veramente gioire leggendo alcuni riferimenti.

Altro fil rouge è una frase di cui non vi posso dir molto ma che impatterà fortemente in ogni istante della lettura “L’anima chiede, l’anima vuole, l’anima brucia.

È tutta colpa dell’anima. Si accende dentro e non puoi tirarti indietro quando ti chiede qualcosa. Se l’anima chiede, l’anima vuole, l’anima brucia».

Sì, perché questo libro non parla solo di musica e danza ma è il racconto di una storia d’amore intensa, forte e fragile, matura, dolorosa, incontrollabile e incrollabile, oltre che devastantemente romantica.

Se non ti avessi mai incontrato, sentirei la tua mancanza lo stesso. Se non ti avessi mai baciato, sentirei nostalgia dei tuoi baci come se me li avessi dati. Se non ti avessi mai abbracciato, sentirei di non aver mai trovato casa.

«Ti amo con tutto il mio cuore, ti amerò con ognuno dei respiri che mi restano da qui al giorno in cui sarò costretto a lasciarti, ti amo così tanto che potrei riempirci una galassia con quello che provo e ancora non sarebbe abbastanza». «Ti amo un milione di supernove, ti amo fino all’orizzonte degli eventi e oltre i limiti dello spaziotempo, attraverso la frontiera invisibile che segna il confine tra l’universo osservabile e un regno incomprensibile, ti amo fino al punto di non ritorno al quale neppure la luce sfugge, perché il mio amore è la gravità stessa di quella singolarità».

Altri temi fondamentali saranno il lutto, la malattia, l’amicizia, la famiglia, il giudizio degli altri e il proprio, l’importanza dell’amore e del problem solving, di ciò che appare e di ciò che è, dell’importanza delle parole e del suo significato, dei dettagli e del saper guardare, della più profonda resilienza nonostante tutto,  e molto altro. Vorrei poter andare più nello specifico ma rischio di farvi enormi spoiler e rovinarvi una lettura, per me, doverosa.

Il dolore, nel suo abbraccio più aspro, ci eleva oltre noi stessi, trasformando le lacrime in un inchiostro con cui coloriamo il mondo di impareggiabile bellezza. Unicamente sperimentando il dolore più profondo siamo capaci di toccare l’anima altrui, in un modo che solo un cuore che ha sofferto può comprendere. Ecco, tu lo fai.

Tralasciando il fatto che adoro la copertina di questo libro, ovviamente, gli elementi non sono casuali e tantomeno lo è il riferimento ai girasoli. Infatti li ritroviamo in ogni loro sfaccettatura: letterale, metaforica e chi più ne ha più ne metta.

Se andate a vedere la mia bio comprenderete quanto essi siano importanti per me…e lo sono anche nella storia di questo libro. Seppur in un contesto diverso, il significato rimane.

 Sii come un girasole, non lasciarti abbattere dalla notte più buia. Lui sta lì, ritto, la faccia allegra sempre rivolta verso l’alto. Non attende che il sole lo trovi, lo cerca.

Secondo me una grande capacità di Laura Rocca è quella di riuscire a fare un mix di tantissimi elementi, informazioni, tematiche, rappresentazioni e non far sembrare la storia una grande accozzaglia di roba senza arte nè parte, anzi elevando tutti i dettagli a giusta misura e pathos.

Alla fine, quindi, è un libro che parla di tante cose e lo fa nella maniera più poetica e delicata possibile, senza mancare in ironia, tensione e anche spicy.

Non vedo l’ora di leggere il prossimo romanzo di questa autrice. 

P.s. un grande ringraziamento ad Ella, lei sa perché ma volevo farlo pubblicamente.

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