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Recensione – Not a Player di R.C. Stephens

Titolo: Not a Player

Autrice: R.C. Stephens

Serie/Collana: Westfall U Vol. 7 (autoconclusivo)

Editore: Triskell edizioni

Genere: Contemporary Romance

Sottogeneri e trope: Sport Romance, One Night Stand, Forced Proximity, College

Pagine: 308

Prezzo: 4,99 € eBook, 16,00 € cartaceo

Data di uscita: 2 giugno

Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B0D42V61TZ

Trama


Andare a letto con lo sconosciuto affascinante che ho incontrato in vacanza non è stata un’idea brillante, ma mi sono appena lasciata alle spalle una relazione difficile e avevo proprio bisogno di leggerezza.

Niente informazioni personali, una cosa senza impegno: è tutto ciò che posso offrire al momento. La mia priorità è studiare legge. Eppure, non mi aspettavo che stare insieme a lui sarebbe stato così semplice… o così giusto. Sto iniziando a credere che non vedersi mai più sia un peccato.

Finché non scopro che anche la star di hockey Logan Russo frequenta la Westfall U, il college in cui mi trasferirò a breve. Ora non potrò più sfuggire né a lui, né ai suoi occhi argentati.

Magari non è tipo da giocare con i sentimenti… ma per me è comunque un giocatore off-limits.

Logan

Da sempre il mio obiettivo è costruirmi una carriera nell’hockey. Tanto lavoro, niente divertimento. Zero distrazioni, nessuna eccezione. Finché in viaggio verso il paradiso non mi siedo accanto a Liliana.

Lei è sulla difensiva e io lo rispetto, riesco addirittura a capirlo. Ma butterò giù quei muri uno alla volta, se è ciò che serve per avvicinarmi a lei.

La nostra avventura tropicale è finita e io voglio di più. Non riesco a smettere di fantasticare sulla ragazza bella e reticente che stringevo tra le braccia con passione. Per questo verrò meno alle mie regole… e seguirò le sue.

Perché Liliana Ramirez non è solo la responsabile delle pubbliche relazioni per la squadra. Lei è anche la figlia del coach.

Recensione

Mie brioscine croccanti, tenetevi forte perché oggi parliamo del settimo volume della serie Westfall U, edito da Triskell Edizioni (che ringrazio per la copia ARC).

Anche questo capitolo mantiene quella freschezza che contraddistingue l’intera serie, pur affrontando temi importanti con tatto, sensibilità e realismo — come già avvenuto in passato con la disabilità, trattata in modo autentico e mai forzato.

Ma andiamo con ordine.

I protagonisti di questa storia sono Logan Russo e una misteriosa Lili, la cui identità rimane inizialmente avvolta nel segreto. Il loro primo incontro? Beh… diciamo che è più uno scontro che un colpo di fulmine. Si incrociano su un aereo diretto alle Hawaii, dove Logan è atteso per il matrimonio di Declan e Poppy (sì, proprio loro, i protagonisti del terzo libro).

Lili è un uragano emotivo: arrabbiata, disillusa, con il cuore spezzato e una valigia — anche letteralmente — piena di delusioni. Sta lasciando alle spalle l’università, un ex infedele e un futuro che sembrava già scritto ma che ora va ricostruito da zero.

Logan, invece, ha già fatto i conti con le sue ombre. Con una famiglia d’origine disfunzionale alle spalle, ha scelto la sua: compagni di squadra, fratello, le loro compagne e i figli — una famiglia allargata che accoglie, protegge, ama. Una famiglia vera, anche senza legami di sangue.

Dopo uno scambio di valigie degno delle migliori romcom (e io adoro questi cliché) e una colazione che sa di tregua, Lili e la sorella si uniscono al gruppo di invitati. Ed è lì che torna in scena il cuore pulsante della serie: la found family. Rivediamo i protagonisti dei volumi precedenti come vecchi amici, e tra Lili e Logan l’ascia di guerra viene seppellita… almeno per il weekend.

«È solo che sei davvero qualcosa di inaspettato, Logan. Sei diverso dai ragazzi che ho conosciuto finora.»

C’è una sola regola: niente rivelazioni personali. Solo i nomi. Solo il presente. Un patto silenzioso di leggerezza, per vivere questo weekend come una parentesi — di quelle capaci di cambiare tutto, anche se non lo sai ancora.

Tra scherzi, passeggiate, sguardi rubati e momenti carichi di tutto ciò che non si può (ancora) dire, tra loro nasce qualcosa di sexy, intenso, imprevisto. Una connessione che va oltre il contesto e oltre le barriere che entrambi si sono costruiti.

«Grazie, Logan. Il tempo insieme a te è stato speciale e mi ha fatto bene all’anima. Ti porterò per sempre nel cuore.»

Ma i giochi non finiscono alle Hawaii.

Perché, una volta rientrata, Lili diventa la nuova referente dei dormitori femminili alla Westfall. E, guarda caso, il coach della squadra (nonché suo padre) è anche l’allenatore di Logan. Un uomo rigido, intoccabile, da cui Lili vuole solo una cosa: non deluderlo. Si sente già abbastanza in colpa.

A peggiorare le cose? Dovrà occuparsi dei profili social della squadra. E Logan… è sempre lì.

E così ci proveranno, a fingere di non conoscersi, di non aver condiviso una mini-relazione infuocata senza impegno, di non desiderarsi ancora. Spoiler? Fingere non basterà.

«Ti voglio, Lili. Non posso mettere a repentaglio la mia carriera perché ho faticato fin troppo, ma ti desidero come non ho mai desiderato nessun’altra.»

Questo libro è adorabile. Logan è adorabile. È un cucciolo di golden retriever, ma con molta passione dentro. Lili è una ragazza in gamba, che ha solo bisogno di ritrovare fiducia in se stessa.

Saranno dolcissimi, ma anche piccanti al punto giusto.

Lo consiglio a chi vuole un libro dove non è l’originalità della trama a farla da padrone, ma la profondità dei sentimenti e l’evoluzione degli eventi, capaci di fare davvero coccola al cuore.

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