Recensione primo volume della serie spin off

King of wrath (Kings of sin #1)
di Ana Huang
Casa editrice: Mondadori
Data di uscita: 4 giugno 2024
Pov: prima persona alternato
Tropes: forced proximity, hate to love, blackmail, marriage of convenience, slow burn, billionaire romance
Serie: autoconclusivo con epilogo, ma parte di una saga.
Trama
Spietato. Meticoloso. Arrogante. Per sfuggire a un pericoloso ricatto, Dante Russo si è fidanzato con una donna che conosceva appena: Vivian Lau, ereditiera e figlia del suo nemico. Non vedeva l’ora di trovare un modo per mandare a monte il matrimonio, ma adesso che Vivian è sua, non ha alcuna intenzione di lasciarla andare… Elegante. Ambiziosa. Ben educata. Vivian Lau è per la sua famiglia il biglietto d’ingresso ai vertici dell’alta società. Ha accettato il matrimonio combinato con Dante Russo per dovere filiale. Desiderare il suo tocco non ha mai fatto parte del piano. E neanche innamorarsi…
Recensione
Ed ogni tanto recupero saghe che seguo, ma non assiduamente!
Son tornata con un enemies to lovers firmato Ana Huang, di cui ho letto tutta la twisted series.
Quello di oggi è il primo volume, spin-off, della saga principale.
«Sì, ma ho visto come ti guarda.» […] «Non è una questione di affari.»
Aveva torto, ma quella consapevolezza non impedì al mio battito di accelerare per l’aspettativa. « Come mi guarda?»
«Come se non volesse mai guardare altrove.»
Questo romanzo apre la serie “Kings of Sins”, una raccolta di storie autoconclusive, e ci presenta come protagonisti Vivian Lau e Dante Russo. Vivian è una giovane donna proveniente da una famiglia che sta cercando di affermarsi nell’élite americana grazie a risorse genuine, mentre Dante Russo, dal patrimonio secondo me incommensurabile, è un uomo affascinante e noto per il suo carisma magnetico.
Vivian, anche se i suoi genitori la vedono come una sorta di “figlia e futura sposa trofeo”, ha già conquistato il suo spazio nel mondo, lavora con determinazione e desidera rimanere indipendente. Tuttavia, quando si tratta di questioni familiari, si trova a essere soggetta alle decisioni dei genitori, mosse dall’amore per la famiglia. Quando suo padre, fiero e deciso, le presenta il suo futuro sposo, Vivian non può fare altro che accettare: Dante diventerà suo marito e lei entrerà a far parte della famiglia Russo. Un accordo vantaggioso per i Lau, ma cosa ci guadagnerà Dante in tutto ciò?
Traendo spunto da un’intesa, un ricatto sottile, una convivenza forzata e la consapevolezza di essere profondamente diversi e poco compatibili, si sviluppa questa storia. Il rapporto tra Dante e Vivian si evolve in salita, e la progressione è coinvolgente, con colpi di scena inaspettati. La trama mi è piaciuta molto, così come il modo in cui vengono risolti i principali nodi narrativi.
Non era collera […].
Non era odio […].
Non era desiderio, disprezzo né nessuna delle altre emozioni che avevano dato forma alle mie precedenti interazioni con Vivian.
Non sapevo cosa fosse, ma mi rese dannatamente inquieto.
Altra cosa che ho molto apprezzato è stato rivedere anche i vecchi personaggi della prima saga! ADOROOOOOOOOO.


