
Titolo: Amore a contratto
Autrice: Catharina Maura
Serie/Collana: The Windsors #3 (autoconclusivo)
Editore: Magazzini Salani
Genere: Romance contemporaneo
Sottogeneri e trope: Arranged marriage, angst, emotional scars, soft enemies to lovers, spicy.
Pagine: 382
Prezzo: 11,99€ eBook, 9,06€ Audiolibro, 17,96 Cartaceo
Data di uscita: 27 maggio 2025
Link Amazon: https://amzn.eu/d/h7N9AuQ
Trama
Conoscere la persona con cui si passerà il resto della vita è un lusso che gli eredi della famiglia Windsor non possono permettersi. Solo Dion rappresenta un’eccezione.
Essere cresciuto con Faye, però, non è certo un vantaggio per lui. Faye Matthews, infatti, è l’ultima donna sulla faccia della Terra che Dion vorrebbe avere al suo fianco, figuriamoci sposare… eppure il terzo dei fratelli Windsor lo sa: non c’è modo di sfuggire alla bellissima pianista a cui è promesso sin da quando erano bambini.
Faye, dal canto suo, è stata cresciuta con un unico obiettivo: diventare la perfetta moglie di un Windsor. Anche se odia l’idea di trasformarsi nella sposa trofeo di un uomo che nemmeno la ama, Faye sa che interpretare il ruolo che le è stato imposto è l’unico modo che ha per salvare se stessa e la sua famiglia da una situazione difficile.
I tentativi di Dion di tenere Faye a distanza sfumano comunque non appena lui la vede insieme a un altro uomo… a pochi mesi dal loro matrimonio. Un solo sguardo e Dion realizza di non aver più alcuna intenzione di scappare. Il tempo è scaduto e, che a Faye piaccia o no, lei è ed è sempre stata sua. Di sicuro starebbero insieme già da tempo, se solo i segreti che lui custodisce da tutta la vita non avessero il potere di distruggerla e allontanarli una volta per tutte.
Recensione
È questo l’effetto che ha su di me. Questo sentimento non si può definire semplicemente amore. È molto di più. Lei è la mia salvezza, il mio scopo. È tutto ciò che non credevo di volere e il bisogno che negavo di avere.
Incollats Romantics, eccoci davanti a una di quelle storie che ti inchiodano alla pagina e ti fanno esclamare: “Vabbè ma allora dillo che vuoi farmi soffrire!”. Be’, nel mio caso più alla pagina ad Alexa che riproduceva Audible! Amore a contratto racconta un amore imposto dalla tradizione, ma combattuto con tutte le forze da chi, in fondo, non ha mai smesso di sentirselo addosso. È la storia di Dion e Faye, promessi sin dall’infanzia, costretti a sposarsi non per scelta, ma per dovere, per ricatto emotivo e per legami familiari. Ma come spesso accade nei romanzi ben scritti, quel che nasce da un obbligo può trasformarsi in qualcosa di autentico.
Dion è il terzo dei fratelli Windsor, cresciuto con la consapevolezza che nulla gli appartiene davvero, nemmeno la libertà di amare. È ingabbiato, tormentato dai sensi di colpa, e proprio questo tormento lo rende indimenticabile. Ha dentro un mondo di emozioni che gli esplodono in faccia non appena realizza — finalmente — che quello che prova per Faye non è odio né fastidio… è amore. Quello vero, quello che spaventa e salva allo stesso tempo, quello che redime. E lo scopre con una dolcezza disarmante, con l’ingenuità quasi fanciullesca di chi non sa come si fa, ma lo fa comunque, malissimo e benissimo insieme.
Faye, invece, è una pianista, una creatura elegante e ferita, ma tutt’altro che fragile. Ha vissuto nell’ombra di un destino già scritto, ha subito percosse, decisioni e imposizioni, ma non si è mai piegata davvero. È energica, viva, intelligente. Ha imparato a sopravvivere e ora, finalmente, combatte. E lo fa anche per Dion. Non è solo il suo punto fermo, è la persona che lo guarda per quello che è e gli ricorda che si può essere amati senza condizioni.
A legarli c’è la musica. Il pianoforte non è solo uno strumento: è un testimone silenzioso della loro eredità familiare, della loro storia personale, del loro legame. Le madri lo suonavano prima di loro, loro lo suonano ora per parlarsi, per toccarsi l’anima quando le parole non bastano. È la colonna sonora del romanzo, ma anche il loro punto di incontro più autentico.
Catharina Maura ha uno stile fluido, emotivo, a tratti crudo eppure pieno di poesia. La trama si dipana tra colpi di scena familiari, segreti taciuti e tensioni interiori, ma senza mai perdersi. I suoi personaggi sono vivi, imperfetti, appassionati. E Dion… Dion è un disastro adorabile, di quelli che ti fanno gridare ad Alexa e poi ti ritrovi con la mano sul cuore.
L’unica briciolina che non lo fa arrivare al punteggio pieno è l’eccesso di “mia”, che anche se contrapposto a quasi altrettanti “sono tuo”, be’, a me fa sempre un brutto effetto.


