
Titolo: Solo per un’estate
Autrice: Abby Jimenez
Serie/Collana: (Part of Your World #3) – autoconclusivo
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Contemporary romance
Sottogeneri e trope: Slow burn, commedia romantica, found family, fake temporary relationship, grumpy x sunshine
Pagine: 435 (eBook)
Prezzo: 6,99 € (ebook) | 14,15 € (cartaceo)
Data di uscita: 29 luglio 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/Solo-unestate-Just-Summer-Jimenez-ebook/dp/B0FGFGKP3T/
Trama
Per trovare l’anima gemella, tutto quello che serve sono quattro appuntamenti, un bacio e un addio…
Grazie a un post, tutto Internet è al corrente della maledizione di Justin: chiunque lo frequenti, infatti, trova la propria anima gemella subito dopo aver rotto con lui. Quando Emma gli scrive in privato perché ha lo stesso problema, escogitano un piano: usciranno insieme per un po’ e poi si lasceranno. Le loro maledizioni si annulleranno a vicenda ed entrambi troveranno l’amore della loro vita. È un’idea folle… ma potrebbe funzionare. Così Emma, nonostante non lo avesse previsto, decide di trasferirsi momentaneamente in Minnesota. Del resto, uscire con Justin è un’opportunità troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, soprattutto perché lei e la sua migliore amica possono affittare un adorabile cottage su un’isola privata sul lago Minnetonka. Quella tra Justin ed Emma dovrebbe essere una storiella di poco conto, solo per l’estate, ma per una serie di eventi imprevisti, si trovano inaspettatamente a gestire molto più di quanto si aspettassero, inclusi dei sentimenti veri e profondi. E se questa volta il destino avesse davvero creato la coppia perfetta?
Recensione
Mie care brioscine, ve lo dico subito: sono di parte.
Ci sono autrici che amo moltissimo e che, secondo me, meriterebbero molta più attenzione.
Una di queste è Abby Jimenez, che consiglio per tre motivi fondamentali:
- È un’autrice che scrive di donne, per le donne. Le sue non sono semplici rom-com: c’è sempre un fondamento emotivo forte.
- Nei suoi libri – e anche nelle copertine – c’è sempre un cane.
- Le sue storie fanno parte di un vero e proprio Abby Jimenez-verse, e vanno lette in ordine. Fidatevi della vostra Brioscina.
Il libro “Solo per un’estate” fa parte di una trilogia (Part of Your World #3); anche se non obbligatorio, va letto come terzo.
Andiamo con ordine.
Justin ed Emma si incontrano su Reddit. Entrambi sembrano afflitti da una strana maledizione: ogni persona con cui escono finisce per innamorarsi… del prossimo partner, non di loro. Quindi decidono che possono spezzarla insieme. Magari solo per un’estate.
La cosa più buffa – oltre al cane Chad (ehm, Brad) – è che Justin vive in un appartamento che paga pochissimo… perché ha un cartellone pubblicitario gigante e molto particolare proprio fuori dalla finestra. Diventerà uno degli scherzi ricorrenti fra loro.
Emma è un’infermiera itinerante: non si ferma mai, è sempre in movimento, con una valigia sotto al letto. La accompagna Maddy, la sua “persona” (sì, proprio come Meredith e Cristina), l’unica in grado di salire sull’isola emotiva di Emma. Letteralmente, il pronto soccorso della sua anima.
Emma non mette radici. Ha una madre che è un incrocio tra una hippie senza speranza e una bambina immatura: tossica, a detta della stessa autrice. Compare solo quando ha bisogno di qualcosa e lascia dietro di sé solo cocci.
«Dove passa quella donna fa terra bruciata.»
Justin, invece, ha una famiglia “normale”, se così si può dire: una madre single che sta affrontando il suo prossimo futuro e tre fratelli più piccoli, di cui presto diventerà responsabile. È un buon amico, un bravo ragazzo, un buon fratello. Ed è una green flag totale. Anche con un unicorno gonfiabile.
«Quando puoi scegliere tra la rabbia e l’empatia, scegli sempre l’empatia, Justin. È più salutare della rabbia. Per entrambi.»
Emma è empatica, nonostante la sua infanzia disordinata. Vuoi per il suo lavoro, vuoi per il modo in cui cambia prospettiva, coglie segnali che ad altri sfuggono. Justin è un golden retriever in forma umana: è un ingegnere informatico, lavora da casa ed è ossessionato dai questionari che propone a Emma per decidere i loro appuntamenti. (Adorabile, credetemi.)
Il libro è slow burn, e non solo per la parte spicy.
“Ero il ragazzo giusto al momento sbagliato.
E forse anche lei per me era la ragazza giusta al momento sbagliato.”
Chi ha letto i primi due libri sa già delle cose che Emma e Justin ancora ignorano. Questo terzo volume è pieno di Easter egg che rimandano al secondo libro, ma affondano le radici nel primo. Ed è proprio per questo che è uno slow burn: noi sappiamo cosa sta per arrivare, ma loro no. E restiamo lì, in attesa che il mondo imploda.
Perché Abby Jimenez è bravissima a farci attendere anche quello che già sappiamo.
Una menzione speciale va fatta a Maddy: la sua frase
«Niente. È la mia faccia che fa così quando la lascio incustodita»
è semplicemente iconica.
Anche i fratelli di Justin giocheranno un ruolo dolcissimo nella storia.
Cosa ho apprezzato nelle scelte dell’autrice? Che le cose non si risolvono con il grande gesto:
Non sono i grandi gesti che dimostrano i sentimenti,
ma quelli piccoli e segreti che compi per migliorare la vita dell’altra persona senza dirglielo mai.
È una storia dolce, tenerissima, forte. Una piccola perla, come piccola si fa Emma quando vuole chiudere tutto il mondo fuori. Quando nessuno può oltrepassare la sua isola interiore. Justin le chiede di riconsiderare la sua vita:
“Resta. Ti prego. Solo per vedere che succede. Dove arriviamo. Prenderò tutto: un paio di mesi, di settimane, quello che vorrai darmi.”
Perché leggere Abby Jimenez? Per ricordarci che l’amore può essere lento, imperfetto, gentile. Che a volte non guarisce tutto, ma ci aiuta a sopravvivere. Nonostante le crepe.
“Posso venire incontro a tutti voi. Ho sanato le mie crepe. Non voglio più un’isola. Voglio un villaggio.”
E che il lieto fine non sempre è un traguardo: a volte è una scelta quotidiana.
Anche solo per un’estate.


