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Recensione — Brayshaw High. La regina di Meagan Brandy


Titolo: Brayshaw High. La regina
Autrice: Meagan Brandy
Serie/Collana: #3 capitolo conclusivo della trilogia collegato ai precedenti
Editore: Always Publishing
Genere: contemporary romance
Sottogeneri e trope: High School, Bully, Enemies To Lovers, Found Family, Spicy
Pagine: 512 pp
Prezzo: 4,99€ e-book, 15,90€ cartaceo
Data di uscita: 12 settembre 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B0FQ5GFCGB/ 


Trama


I tre re della Brayshaw High hanno incoronato la loro regina. E niente sarà più come prima.

Sono passati solo pochi mesi da quando Raven Carver è stata prelevata dalla squallida roulotte in cui viveva con la madre e condotta nella città dominata dai Brayshaw.

Eppure, in quel breve lasso di tempo, Raven ha visto la sua vita capovolgersi del tutto e indirizzarsi su binari inaspettati.

La ragazza sfrontata, irrequieta e incapace di fidarsi di alcunché ha conosciuto i re della città, Maddoc, Captain e Royce Brayshaw, che tutti rispettano e temono, e si è legata indissolubilmente a loro: Raven fa parte della loro famiglia e niente può cambiare questa realtà.

Neanche gli intrighi, i ricatti, le rivalse e antichi contratti da rispettare da parte di famiglie influenti che ancora dominano le vite della gente del luogo.

Raven sa che il suo compito è proteggere Maddoc e i ragazzi, a qualunque costo, ma da quando ha scoperto che nelle sue vene scorre del sangue Brayshaw tutto sembra di nuovo in discussione.

Scappare sarebbe la via più facile per scrollarsi di dosso le responsabilità e le scelte terribili di cui dovrebbe farsi carico, ma abbandonarli vorrebbe solo dire voltare le spalle all’unica casa, e famiglia, che Raven abbia mai avuto.

Mentre gli eventi si susseguono inesorabili, portando con sé una scia di dolore e distruzione nelle vite di tutti, Raven capisce che una bambina problematica non avrebbe mai dovuto innamorarsi del ragazzo ricco e tormentato e non avrebbe dovuto illudersi che il suo mondo potesse offrirle qualcosa di più della mera sopravvivenza.

Perché quando hai amato e stai per perdere tutto, il dolore che ti strazia rischia di farti a pezzi… e la regina della Brayshaw High non può più permetterselo.


Recensione


Mie care brioscine,

siamo finalmente arrivate al capitolo conclusivo di Brayshaw High, almeno per quanto riguarda Maddoc e Raven. Vi avviso subito: questo terzo atto è un concentrato di colpi di scena e di cambi di lealtà a ogni giro di pagina.

Raven è l’unica legittima erede della famiglia Brayshaw, figlia di Ravina e unica “femmina” nata da tempo, se si esclude la piccola Zoey, figlia inattesa di uno dei Re della scuola.

«Non è cresciuta qui, eppure incarna alla perfezione ciò che siamo. È una Brayshaw di sangue, di cuore e di volontà. Farà tutto il necessario per salvarne anche uno solo.»

In una città dove le famiglie più influenti come quella di Graven stringono accordi, siglano patti e contraggono debiti, la nostra Raven diventerà la vera Regina della partita.

Ma per mantenere questi contratti tra famiglie, gli impegni presi vanno rispettati alla lettera: badate bene, questo sarà fondamentale.

«Ai Graven è dovuto un membro della famiglia Brayshaw.»

Raven assomiglia a sua madre: chi la incontra ne rimane irretito. Ma mentre Ravina era la principessa coccolata e protetta, alla nostra protagonista non è stata riservata la stessa premura. Dalla sua stessa madre.

È rotta e spezzata, e al tempo stesso incorrotta: non dal potere, non dal denaro, non dalla vita. È una combattente e, nonostante la giovane età, sa benissimo come difendersi e affrontare chi pensa di poter decidere al posto suo.

Maddoc è la sua scelta, il suo cuore, il suo posto sicuro.

«Tu, Maddoc — qualunque sia il tuo secondo nome — Brayshaw, sei mio. E l’unica persona che può portarti via da me sono io.»

Il suo rapporto con Maddoc, Captain e Royce si consolida, ma arriverà un momento in cui sarà costretta a ferire uno di loro: dovrà farlo, per salvare Zoey e tutte le persone che ha imparato ad amare.

«Non me ne frega un bel niente dei contratti o della felicità altrui, ma voglio essere ciò che il mio nome promette, e che la mia famiglia sia al sicuro, a ogni costo.»

Raven è davvero come il nome che porta: come racconta la leggenda, è il corvo che guiderà i lupi.

Brioscine, ve lo ripeto: il sangue, quello delle radici familiari, sarà il motore di tutto; sarà il fardello di ogni azione e la paternità di ogni scelta.

La famiglia affonda in radici profonde che vanno oltre il sangue.

Raven non soccomberà a questa lotta di potere, affronterà il passato che non le appartiene, sovvertirà il futuro che è stato scritto per lei e riscriverà la sua personale parola fine.

Che dire, questo viaggio mi aveva talmente affascinata da proseguire la serie in lingua e, rileggendolo in italiano, ho provato le stesse emozioni. I miei complimenti a chi ha curato la traduzione e l’editing, perché è stato eccellente.

Per il resto, se amate le storie che sanno di vendetta, ricatti, melodramma e proiettili vaganti, questa serie, questa storia fa per voi.

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