Search
Search

Recensione — SinBin – Cuori a confronto di Anastasija White

Titolo: SinBin – Cuori a confronto
Autrice: Anastasija White
Serie/Collana: Sinners on the Ice #1 (autoconclusivo)
Editore: Heartbeat Edizioni
Genere: Contemporary romance
Sottogeneri e trope: Sport romance, Enemies to Lovers, College romance, Found family, Forced proximity, friends with benefits
Pagine: 400 (cartaceo), 520 (eBook)
Prezzo: 4.99€ Kindle, 17€ copertina flessibile
Data di uscita: 26 settembre 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/Sin-Bin-confronto-credeva-nellamore-incontrare-ebook/dp/B0FN9G6GJS/ 

Trama

Lui non credeva nell’amore… prima di incontrare lei. Vi è mai capitato di conoscere una persona e di odiarla fin dal primo istante? Alla matricola Ava Mason è successo: non ha mai detestato nessuno più di Colton Thompson, il bellissimo attaccante della squadra di hockey della Great Lake University. Colton, totalmente concentrato sulla sua carriera sportiva, tiene ben nascosti i suoi problemi e la drammatica verità sulla sua famiglia. Ma quando conosce Ava, tra i due sboccia una forte attrazione, nonostante l’odio che provano l’uno per l’altra. Il loro primo incontro si conclude con una minaccia da parte di Colton che spinge Ava a volersi tenere alla larga da lui a qualsiasi costo. Sfortunatamente, il destino continua a intromettersi e le loro strade a incrociarsi, aumentando la tensione e portandoli a sviluppare sentimenti inaspettati. Colton ricorre a parole offensive pur di allontanare Ava, ma lei scoprirà che, dietro al suo atteggiamento da duro, nasconde un lato dolce. Mentre entrambi affrontano i loro demoni, si renderanno conto di avere più cose in comune di quanto pensano o finiranno per odiarsi sempre di più?

Recensione

Mie care brioscine,

questa recensione mi ha richiesto ore di elaborazione, perché SinBin non è un libro perfetto… ma è perfetto per chi ama gli sport romance ambientati al college.

L’autrice è “una di noi”: durante una serata tra amiche, raccontando dei suoi libri preferiti, prende i cliché tanto cari al genere e li ribalta con un bel “e se invece…?”.

Sì, perché SinBin è un omaggio a tutte quelle storie che hanno fatto la fortuna del BookTok, con un twist tutto suo.

Ma andiamo con ordine.

Ava Mason è una matricola del college. È giovane, “fregna” (come direbbe una mia amica), irriverente e divoratrice di libri. Divide la stanza con una compagna che sembra la versione 2.0 di una mean girl… ed è così che inizia il romanzo: Ava apre la porta e si ritrova davanti a una scena molto hot.

Colton Thompson, invece, è un giocatore di hockey: uno di quelli che, insieme a Clay, decide il destino degli “indesiderati”. L’incontro con Ava parte malissimo. A complicare le cose, lei è la migliore amica di Layla, sorella di Drake, il capitano della squadra di Colton. Quindi è sotto la sua protezione… e non solo.

«Se credi che una ragazza non possa passare la notte da sola con un ragazzo senza che succeda qualcosa tra loro, è perché tu sei così. Giudichi la gente in base a te stesso, ma non tutti sono come te. Ricordatelo.»

La carne al fuoco è tanta e l’autrice gioca proprio su questo, ribaltando più volte ciò che ci aspettiamo dai cliché. Già dai primi capitoli troviamo provocazioni, stuzzicamenti e piccole menzogne reciproche. Perché Ava non è la solita protagonista alla quale siamo abituate: è una ragazza che al college si comporta davvero come una studentessa dovrebbe comportarsi.

«Adoro l’hockey… È il ghiaccio che odio e tutti i ricordi che riporta a galla.»

Colton, dal canto suo, pur incarnando la figura dell’atleta, ha sfumature diverse dal solito: usa l’intuito, le informazioni e piccoli stratagemmi – come un innocente “obbligo o verità” – che diventano il vero motore degli eventi. I protagonisti hanno molto più in comune di quanto immaginino e, passo dopo passo, arriveranno a parlarsi, confrontarsi, conoscersi e viversi.

«Un idiota senza speranza, che continua a rovinarsi la vita ogni volta che ne ha l’occasione.»

L’autrice ama scrivere di personaggi pieni di difetti, in cui potersi rispecchiare. Come molti indie pubblicati in patria, qualche ripetizione e alcune parti meno curate ci sono, ma non compromettono la lettura. Il libro scorre bene e si legge con piacere nonostante la lunghezza. La stoffa c’è e si vede, e le citazioni a libri, personaggi e colleghe lo rendono ancora più godibile.

Lo spicy è presente, anche in posti inopportuni. I personaggi secondari hanno il loro perché e ti rendono curiosa dei prossimi della saga.

«Scopare. Parlare. Fare l’amore. Parlare. E poi, magari, scoparti di nuovo.»

Nella versione italiana c’è la chicca delle scene bonus.

Total
0
Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like