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Recensione — Cruel Crypts di Becca Steele

Titolo: Cruel Crypts
Autrice: Becca Steele
Serie/Collana: Gods of Hatherley Hall #1 (standalone interconnesso)
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: Dark academy romance
Sottogeneri e trope: enemies to lovers, social gap, forced proximity, revenge, bully
Pagine: 302
Costo Ebook: 4.99€
Costo Cartaceo: 16.90€
Data di uscita: 25 luglio 2025
Link Amazon: https://amzn.eu/d/909muoj

TRAMA


Knox Ashcroft è uno dei cosiddetti dei di Hatherley Hall. Bellissimo, ricco, arrogante… e tutto ciò che detesto. Gioca a lacrosse, sa di avere il mondo ai suoi piedi e soprattutto mi odia dal primo momento in cui ci siamo guardati.
Il sentimento è assolutamente reciproco.

Per lui non dovrei nemmeno mettere piede a Hatherley. Vuole che me ne vada.
Peccato, perché io non ho nessuna intenzione di andarmene.
Non prima di aver ottenuto quello per cui sono venuta.

Tutti hanno scheletri nell’armadio, no?
Io scoprirò i suoi.
A patto che lui non scopra i miei.

RECENSIONE


Salve girasoli 🌻

Oggi vi voglio parlare di un libro che parte in sordina per poi conquistare dopo poco.
Infatti, la storia inizia con delle basi assolutamente da cliché: social gap, lui bad boy, lei con un passato segreto, tensione fra i due alle stelle.
Cosa lo rende diverso da altre storie simili?
La resa dei personaggi mi ha davvero colpito.
I nostri due protagonisti sono dei veri enemies to lovers: lei perché ha un segreto, lui perché ha pregiudizi riguardo ai ceti inferiori.

«Come cazzo ho fatto a passare dall’aver voglia di strangolarti all’aver voglia di consolarti quando sei giù di morale?»

Lei (Elena) è un bellissimo personaggio, forte, consapevole, fragile. Cambia idea ed è pronta a tutto per l’amore, perché si rende conto della verità, di ciò che è giusto, di ciò che è sbagliato. La sua redenzione sarà totale.

«Tu non hai bisogno di essere salvata. Sei in grado di salvarti da sola, sei una sopravvissuta.»

Anche lui (Knox) colpisce. È “il principe delle fiabe votato all’oscurità” ma con il cuore tenero con chi se lo merita. La cosa incredibile è che usano il cervello: sono realistici e coerenti con vissuto ed età. Lui non si beve le menzogne di lei e decide di passarci oltre con consapevolezza.

«Questa situazione è un casino. So che mi hai mentito. So che mi stai ancora mentendo e che nascondi qualcosa. Ci sono talmente tanti campanelli d’allarme che ormai non sento nient’altro, ma non riesco a starti lontano.»

La tensione è palpabile, lo spicy è ben fatto, e c’è comunque rispetto fra i due. Il love interest cresce pagina dopo pagina e viene percepito tanto dai personaggi quanto dal lettore. Nel momento giusto comunicano, consapevoli che la miscommunication non può (e non deve) funzionare.

«Sorprendentemente, lui non si arrabbiò. Aiutami a capire.»

Entrambi riflettono e chi legge è coinvolto nel processo, fondamentale per empatizzare.
I personaggi secondari sono importanti, non solo quelli che ritroveremo protagonisti in seguito, ma l’intera rete sociale.

Il ritmo è ben cadenzato, ma serrato nei momenti giusti. I plot twist sono interessanti, i dettagli curati ed evocativi. Chi ama momenti romantici non resterà deluso.
L’autrice lascia briciole e dubbi che vengono poi spiegati; il mystery è ben fatto e prevedibile quanto basta.

L’ho finito in meno di 24 ore: mi ha fatto ridere, arrabbiare, stupire, intenerire e commuovere. Un libro equilibrato e ben strutturato, fra dramma e dolcezza. Mi aspettavo fosse più dark, ma è stato perfetto così.

Sono rimasta delusa solo da alcuni elementi evitabili: il setting aveva potenziale e, se le cripte mi hanno convinto, avrei voluto più informazioni sulle “case” e sulla scuola. Mi ha infastidita anche l’abuso del termine “cazzo” in ogni frase di lui, come inflessione.

Finale perfetto (niente spoiler) che mi ha riempito il cuore.

«Mi sei mancata. Sei mancata a tutti.»

Non vedo l’ora di leggere i prossimi volumi.

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