
Titolo: Come (non) innamorarsi del nemico
Autrice: Brigitte Knightley
Serie/Collana: Autoconclusivo
Editore: Giunti
Genere: Fantasy romance
Sottogeneri e trope: Enemies to lovers, healer, assassin, slow burn, magic, intertwined fates
Pagine: 452
Prezzo: 9,99€ (ebook), 15,20€ (cartaceo)
Data di uscita: 17 settembre 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B0FKH2WKJD
Trama
Osric Mordaunt, membro scelto del temuto Ordine dei Fyren, è stato colpito da una rara malattia degenerativa che rischia di fargli perdere il suo potere, la sua utilità come sicario, e quindi la vita. L’unica possibilità di salvezza è trovare una guaritrice di eccezionale talento; peccato che la persona perfetta per questa impresa appartenga alla fazione invisa, l’Ordine degli Haelan.
Aurienne Fairhrim, portamento altero e capelli scuri stretti in un impeccabile chignon, è impegnata a combattere un’epidemia di vaiolo che sta decimando gli orfanelli di tutti i Tīendom. Inutile dire che non ha alcuna intenzione di lasciarsi corrompere da un banale assassino benvestito e convinto – a sproposito – del suo irresistibile fascino. Ma la ricerca di fondi per lanciare un programma di vaccinazione è così disperata che, alla fine, sarà la sua responsabile a decidere per lei: guarirlo in cambio di una cospicua donazione (rigorosamente anonima). È così che i due, al riparo da sguardi indiscreti, dovranno, loro malgrado, diventare alleati.
Tra antiche fiabe, la sottile influenza dei cicli lunari, e minacciose incursioni che fanno trasparire disegni più oscuri dietro il morbo che dilaga, la tensione tra Osric e Aurienne si farà sempre più intensa e fatale. Dovranno stare attenti a non uccidersi l’un l’altra… o peggio, a non innamorarsi.
Recensione
Un pensiero, sacrilego e indesiderato, fece capolino nella mente di Aurienne: Mordaunt, scompigliato, principesco, rischiarato dalla luce diffusa del fuoco, era davvero attraente.
Incollats Romantics,
Ho “riso più del giusto” leggendo questo romanzo. Ma quando ho scoperto che finiva ma non finiva – non posso definirlo totalmente cliffhanger perché non termina con un colpo di scena – ho smesso di ridere.
Rimane il fatto che ho adorato questo libro, anche se, è da avvertire, l’ilarità è data quasi completamente dallo humor macabro. Ma si sa, Ella è quella che, quando parla in terza persona di sé stessa, è da prendere per quella che è. Una vecchia rimbambita.
«Perché lui è così gobbo?» chiese un’altra voce roca dietro di loro. «Sembra un croissant.» «Lei, invece, ha un palo su per il culo. Non so quale dei due sia peggio» commentò qualcun altro. «È così… perpendicolare.»
Abbiamo due personaggi che vivono all’opposto. Osric fa parte dell’Ordine dei Fyren assassini spietati e capaci di camminare fra le ombre. Aurienne è della lega delle guaritrici, gli Haelan, – quindi – l’opposto. Ma quando lui si trova ad aver bisogno di lei perché sta morendo, beh, le cose si complicano. Lui uccide, lei salva le vite.
Quella sera portava solo la camicia, le maniche arrotolate fino al gomito mettevano in mostra due avambracci con le vene particolarmente in rilievo, il sogno di ogni salassatore.
Non è facile infatti farli collaborare, nonostante lui trovi il modo per farsi aiutare… ma a mano a mano che va avanti la storia, i due si troveranno a scoprirsi sempre più simili e il grande muro delle loro opposte fazioni e degli ossimorici obiettivi di vita si sgretola di fronte a un omicidio per autodifesa compiuto da Aurienne e ai cani raccolti da Osric durante le sue missioni: tutti con dei difetti, dimenticati, abbandonati. Tenerissimi. E dai nomi più assurdi.
«Li ucciderò solo un pochino.»
«Li ucciderà solo un pochino? La morte non è frazionabile.»
Infatti, il nostro Osric è un duro dal cuore tenero, anche quando cammina fra le ombre e devasta i nemici. Col tempo, vedremo che vedrà Aurienne come una donna molto bella, mentre – cercando di evitare di esserne attratto – l’aveva definita “soltanto carina”. Col passare dei capitoli, i due si scopriranno attratti fisicamente ma non solo. E l’alchimia che verrà a instaurarsi sarà quasi magica.
Al massimo poteva essere definita carina. Solo carina.
Il tutto condito da ironia e humor macabro, come dicevo in apertura. Le scene sono esilaranti, i battibecchi divertenti e rafforzati da un modo molto capace di rendere comico anche quello che ridere non dovrebbe fare.
Osric pensò a ventisei modi diversi di ucciderlo usando solo le patate.
La scrittura è bella, capace e sapiente. L’autrice dimostra conoscenze anatomiche non limitate a una mera ricerca e anche la parte magica-alchemica si capisce che sa di cosa sta parlando.
Io mi sono innamorata di questi due personaggi: imperfetti, a tratti squallidi, per questo meravigliosi.
Qualcuno amante delle fanfiction di Harry Potter inserisce questo libro nei “Dramione”, io non sono abbastanza ferrata e amante del trope per dire “è vero” o per affermare il contrario, però ci tengo a segnalarlo qualora qualcuno fosse attratto da questa particolarità. Dico solo che se lo fosse, be’, la rivisitazione per la pubblicazione è stata esemplare.
Concludo con la quota Minchiometro, che non c’è ma c’è. Ovvero non si può dire che non sia un libro che parli di sesso o in cui si pensi allo spicy… leggere per credere.


