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La scrittrice di Emerson Pass – Tess Thompson

Come iniziare bene la settimana con una recensione della nostra Ella che ci parla del settimo e penultimo capitolo della saga di Emerson Pass dal titolo LA SCRITTRICE DI EMERSON PASS, la fortunata serie di romanzi storici dell’autrice Tess Thompson.

La protagonista è la giovane e mite Adelaide Barnes, o Addie per gli amici, alle prese con la sua ambizione letteraria e un amore impossibile. O quasi.

#piantometro a palla come cita Ella!

Titolo: La scrittrice di Emerson Pass (titolo originale: The Wordsmith of Emerson Pass)

Serie: Emerson Pass Historical

Autore: Tess Thompson

Traduttore: Isabella Nanni

Editore: auto-pubblicato dall’autrice

Genere: Romance storico – saga familiare

Prezzo ebook: € 4,99 – disponibile anche in Kindle Unlimited

Prezzo cartaceo: € 13,96

Data pubblicazione: 1° marzo 2023

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Trama

Non voleva innamorarsi di lui. Era troppo vecchio, troppo inglese e per di più era il migliore amico di sua sorella. La cosa peggiore è che lui è promesso a un’altra donna. Il dovere li terrà separati per sempre?

Da bambina Adelaide Barnes era sicura che non sarebbe arrivata all’età adulta. Tuttavia, è diventata una giovane donna bella e ambiziosa con il sogno di intraprendere una carriera letteraria. Tutto andrebbe bene, se non fosse per i sentimenti indesiderati che prova per James West.

James West deve sposare la figlia di uno degli uomini più ricchi d’America per salvare la sua famiglia dalla rovina, ma purtroppo si è innamorato di un’altra. La donna sbagliata in tutto e per tutto. Scegliere Addie significherebbe devastare la sua famiglia. Ma come può abbandonare l’unica donna che abbia mai amato?

Nel settimo capitolo della saga familiare di

Emerson Pass di Tess Thompson, la piccola Addie Barnes ha finalmente la sua storia in questo romanzo pulito e genuino che scalda il cuore.

Recensione

Non ho (ancora) letto i romanzi dedicati a Emerson Pass contemporanea, ma oggi mi sento di dirvi che se cercate una serie da #minchiometro assoluto non la troverete nelle vicende della famiglia Barnes.

Questi romanzi sono dolcezza, tenerezza e valori famigliari allo stato puro, storie di una famiglia inclusiva e allargata nelle accezioni dei termini che nei decenni in cui sono ambientate le vicende era impossibile anche solo concepire. Ma i Barnes amano, e non importa se si è poveri o di origini che nella prima metà del Novecento erano sinonimo di emarginazione. No, a Emerson Pass c’è spazio per tutti e tutti hanno gli stessi diritti.

Se avete in mente serie televisive cult come “La casa nella prateria” o “La signora del West”, ebbene, qui troverete la medesima bellezza anche leggermente edulcorata da tragedie, sebbene non manchino anche argomenti trigger (non in questo romanzo specifico), ma l’autrice li affronta con una delicatezza tale da riuscire a infondere speranza anche quando questa apparentemente non c’è.

Veniamo al romanzo in questione, “La Scrittrice di Emerson Pass”. Addie è la penultima figlia dei Barnes, frutto del matrimonio tra Lord Alexander e Quinn, la cui storia la potete leggere nel primo libro della serie.

Addie ha una cotta per James, un amico della sorella e del cognato musicisti e, quando questi viene ad Emerson Pass per passare l’ultima estate da uomo libero, Addie non riesce più a tenere fermi i suoi sentimenti.

“Inspirai il suo profumo di sapone e di un altro odore che potevo definire solo James. Diverso da quello di chiunque altro. Un profumo che avrei voluto tenere sul cuscino e avere con me ogni notte quando mi addormentavo.”

No, non spaventatevi, per “uomo libero” intendevo “single” perché il povero James si ritrova schiacciato dall’onere verso la famiglia e deve sposare per convenienza una certa Lena, per sanare i debiti di gioco di suo padre e dare a quello di lei un titolo inglese che altrimenti non avrebbe come borghese arricchito ma di origini mediocri.

Ovviamente, James, anche se più vecchio di qualche anno di Addie, di colpo capisce di amarla, o meglio, non vuole rendersene conto fino a quando lei viene a sapere del suo più che imminente matrimonio e si dichiara in un momento di follia.

Tra loro c’è già una rispettosa amicizia, complice anche il fatto che Addie scrive romanzi e James le fa da consulente editoriale.

Mamma, che condivideva molte qualità con James, una volta aveva detto che pensava che avesse mancato la sua vocazione a diventare insegnante o prete. Forse era questo il segreto del suo genio editoriale? Per collaborare con uno scrittore, ci voleva una combinazione delle due figure. Erano queste le qualità da cui nasceva il miglior lavoro di uno scrittore?

A proposito del lavoro di scrittrice, la Thompson regala in questo libro diverse perle di saggezza che fanno comprendere quanto sia importante per lei narrare le storie dei suoi romanzi, vuoi anche perché nella macchina da scrivere di Addie farà confluire tutte le vicende narrate nei romanzi precedenti. Come se Addie fosse in un certo senso il suo alter ego.

Cercavo di convincermi che essere poco interessante e silenziosa mi rendeva una scrittrice migliore.

Bene, in questa affermazione ho una risposta sulla rumorosa Ella! Scherzi a parte, vedremo che James, per proteggere la passione, il sogno, il lavoro di Addie, porterà avanti questa storia del matrimonio combinato, perché, se aiutare un padre anaffettivo, alcolista col vizio del gioco magari non lo ispirerà molto, il ricatto del futuro suocero di non fargli trovare più lavoro nell’editoria e di penalizzare la scrittrice Addie Barnes lo farà avvicinarsi sempre di più a queste nozze. Così tanto da ritrovarsi fidanzata, padre e suocero ad Emerson Pass.

Ero stata buona per tutta la vita e l’unica cosa che avevo sempre desiderato mi sarebbe stata portata via.

Chi conosce la serie sa che i Barnes non camperanno cent’anni perché non sono persone che si fanno i fatti loro, soprattutto se si parla di proteggere chi amano. E allora li vedremo intervenire e… be’, credo di avervi già detto troppo.

Il romanzo, tra quelli della serie è per me quello da #piantometro più alto, non so perché, forse proprio per quest’elogio alla scrittura che Tess fa e al collegamento molto importante tra questa, i sogni e l’amore.

«Perché quando facciamo il lavoro per cui siamo destinati, altre cose nella nostra vita vanno esattamente al posto in cui dovrebbero essere. Il nostro unico compito è quello di rimanere fedeli a Dio e a noi stessi.»

Concludo con i soliti complimenti a Isabella Nanni per la traduzione impeccabile in attesa della prossima avventura con l’ultima delle sorelle Barnes.

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