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Devious Lies – Parker S. Huntington

La recensione di Devious Lise di Parker S. Huntington approda sul nostro blog grazie ad Ella anzi, questa volta chiamatela “Soffitto”.

Per sapere come mai, vi aspetta proprio sotto alla trama per raccontarvelo 😉

Titolo: Devious Lies

Autrice: Parker S. Huntington

Editore: Always Publishing

Genere: Contemporary romance

Trope: Enemies to lovers, age-gap.

Lunghezza: 669 pagine

Data di uscita: 26 agosto 2023

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Trama

Da nemici ad amanti in una storia d’amore, vendetta e passione bruciante.

L’autrice Parker S. Huntington debutta in Italia con una lettura perfetta per chi ha amato Vicious. Senza pietà.

Emery Winthrop, a diciotto anni appena compiuti e con un fondo fiduciario pronto ad assicurarle un futuro dorato, vive una vita agiata nella magione di famiglia sotto l’egida di una madre severa e un padre che la adora.

Il segreto di Emery è che ha una cotta per il suo migliore amico Reed, il figlio dei domestici di casa Winthrop, e un piano già messo a punto per rivelargli i suoi sentimenti: entrare di soppiatto nel cottage dei domestici e, con il favore del buio, gettarsi tra le sue braccia.

Eppure, la notte più travolgente della sua vita si rivela, in realtà, l’inizio di un incubo: Emery, sopraffatta dall’emozione e dalla passione, scopre di aver dormito senza accorgersene con il fratello di Reed, Nash.

Nash Prescott ha dieci anni più di lei, è irascibile, perennemente arrabbiato e sembra nutrire un odio particolare per i Winthrop, colpevoli di far lavorare duramente i suoi genitori senza ricompensarli in modo adeguato.

Ma la fortuna della famiglia Winthrop sta per cambiare e un vortice di tragedie si abbatte sulla pacifica cittadina di Eastridge. L’azienda del padre di Emery fallisce, i beni di famiglia vengono sequestrati e chiunque avesse investito nelle loro azioni vede sparire i propri risparmi.

Quattro anni dopo, Emery non è più la principessa di papà e Nash non è più il figlio del tuttofare. Ormai lei si barcamena tra lavoretti, prestiti studenteschi e cene alla mensa dei poveri, il tutto cercando di mantenere un profilo basso per la vergogna dello scandalo che l’ha coinvolta; Nash invece si è trasformato in un ricchissimo magnate proprietario dei lussuosi Prescott Hotel e, in questo tempo, imbastisce la sua vendetta alimentandola un passo alla volta.

Quando i loro destini, adesso ribaltati, si incrociano di nuovo – con i fantasmi delle loro famiglie e della notte trascorsa insieme a tormentarli – Emery e Nash sono destinati a scontrarsi in una battaglia di discussioni accese, sguardi al vetriolo e tensione alle stelle.

Bugie e intrighi li circondano, la ricerca di verità e vendetta li mantiene vivi, ma quando si abbandoneranno l’uno all’altra capiranno alla fine per cosa vale la pena combattere.

Recensione

“Sembra salutare. A chi servono le carote quando hai Nash Prescott?”

Incollats Romantics,

Vi informo preventivamente che questa recensione sarà firmata da Soffitto e non da Ella.

Ebbene, Always Publishing con questo romanzo ha portato in Italia un libro favoloso, ha fatto centro, strike, un goal da metà campo, ha superato una fatica di Sisifo uscendone vincente.

Perché quando dico che la componente originalità è fondamentale per la buona riuscita e la bellezza di un romanzo, mi riferisco a libri come “Devious Lies”.

Uscito inatteso nell’ultimo sabato di agosto, ha sorpreso, sconvolto, meravigliato.

Sono tante le emozioni che mi ha suscitato, ma la più forte è quella della gioia. Nonostante non manchino momenti commoventi, altri di trepidazione, alcuni da minchiometro livello pro, il divertimento è stato la costante.

Una gioia genuina, geniale, data dalle battute salaci dei due protagonisti, e di un certo personaggio che spunta ad un certo punto per dare respiro ad una scena altrimenti drammatica.

Essere divertenti senza scadere nello squallore è una dote più unica che rara. E questa dote la possiede in pieno Parker S. Huntington.

«Le pecore gravitano attorno alle persone che piacciono. Piacere agli altri è una qualità che non si può apprendere, ci devi nascere»

L’esistenza di Nash metteva alla prova la teoria di mia madre. Lui non piaceva, tuttavia era magnetico. Fanculo le pecore.

Emery e Nash sono amici perché i genitori di Nash lavorano per la ricca famiglia di Emery. Lui ha dieci anni in più ed è il fratello del migliore amico di lei, Reed, che è coetaneo della nostra protagonista.

Questa differenza d’età si sentirà in quasi tutto il romanzo, ma non per i motivi che si potrebbero immaginare.

La madre di Emery, Virginia, è una delle persone più odiose, egoiste e artefatte che si siano mai lette. La versione bionda della regina cattiva di Biancaneve o, per dirla con Nash, di Cruella.

Ma non crediate che i nostri protagonisti abbiano una buona opinione delle fiabe, soprattutto di quelle Disney, così come hanno la loro personale – e comprovata – teoria su alcuni film. Vi stupirà sapere cosa ne pensa Emery della scena di Titanic in cui Jack non trova spazio sulla porta…

Oppure cosa pensa Nash riguardo Joker…

“Per la cronaca, il Joker migliore era quello di Heath Ledger, e avevo intenzione di distruggere chiunque osasse contraddirmi al riguardo.”

La vicenda si dipana in alcuni anni, dove avvengono gli antefatti che avete descritti anche in sinossi, e poi tutto ruoterà attorno alla fortuna che Nash avrà saputo costruirsi a seguito di uno scandalo che coinvolge Gideon, il padre di Emery.

Detta così parrebbe qualcosa di ordinario, ma non lo è.

Nash perde il padre a suo avviso a causa di questo scandalo, una frode monetaria di livello, che sarà, se vogliamo, la componente suspense di tutto il romanzo e attorno a questo fatto si muoverà anche la storia d’amore tra i due protagonisti.

Nash Prescott era una bellezza da negozio dell’usato, logora e stanca, il ricordo di qualcosa di bello che si intravedeva mentre lui osservava il mondo con occhi consumati dalla guerra.

Nash è bellissimo, intelligente, perspicace, è un uomo che si fa da sé e che in poco tempo diventa ricco e potente ma non dimentica l’essere stato povero. Infatti, si prodiga anche in opere di carità mentre cerca di consumare la propria vendetta nei confronti di Emery.

“Lui aveva ancora l’aspetto del rimedio contro la secchezza vaginale dell’intera popolazione femminile”

Nash è uno che cambia la prospettiva di chiunque lo incontri ed è impossibile da non amare, nonostante un caratteraccio di un certo tipo e un vocabolario non proprio da baronetto, più da duca di Minchiopoli (cit. autoreferenziale di Ella aka Soffitto).

Nash è un amante volgare ma sensuale, che mantiene per sé un bacio. È un uomo d’affari intelligente e salace, è uno che non si fa mettere i piedi in testa e… dotato di “un nutrito repertorio di metodi di vendetta, incluso, ma non solo, lasciare una recensione da una stella.”

Averla toccata una volta era stato un errore. Toccarla di nuovo sarebbe stato un peccato mortale.

Emery è l’antieroina per eccellenza e questo fa di lei qualcosa di meglio. Lo scandalo che coinvolge la sua famiglia le dà la possibilità di liberarsi del giogo della madre, almeno dal punto di vista della dittatura del come vestirsi o acconciarsi i capelli, perché, per il resto, continua a disporre dei suoi soldi e a farle pressioni psicologiche non da poco. Però, una volta laureata, anche se vive nell’armadio di una stanza di uno degli hotel di Nash, può vestire liberamente le sue bizzarre magliette che realizza con scritte adatte allo stato d’animo del momento. Alcune delle quali sono davvero esilaranti.

Per molto tempo, Emery ama Reed, il fratello di Nash, o è convinta di amarlo, perché non c’è persona meno adatta di lui a lei e viceversa, se si toglie l’amicizia, l’affetto reciproco, i due si mentono praticamente su tutto, eccetto per le magliette che Reed indossa coordinate a quelle di Emery per un periodo.

“Ecco perché le costole formavano una gabbia intorno al cuore. Era un animale selvatico, e non ci si poteva fidare degli animali selvatici.”

L’amore tra Nash ed Emery, invece, è difficile da spiegare, forse dovrei fare ricorso ad una delle parole rare che la protagonista scopre o cita nei momenti importanti, potrei dirvene alcune, ma vi rovinerei il viaggio con dei pessimi spoiler.

“«La perfezione è irraggiungibile. È macchiata dalla sofferenza che serve per rincorrerla. Perfetto è qualcosa a cui pensi. Lagom è qualcosa che senti col cuore.»”

La differenza di età tra i due si percepisce solo da un certo punto in poi ed è il momento in cui, paradossalmente, dovrebbe vedersi meno, perché è quando lei ha 22 anni e lui 32. Ma è qui che la maturità di Nash saprà discernere le cose, gli farà fare delle scelte e lottare per conquistare la sua fiducia.

“Quella ragazza aveva l’aspetto di un dizionario. Capelli color inchiostro su pelle pallida. Parole rare stampate sul petto. Volevo divorarla, memorizzare quelle parole e fare delle orecchie alle mie pagine preferite.”

Soffitto dice che loro sono fatti l’uno per l’altra e io, che in questo caso sono Soffitto, non posso che dargli ragione.

Perché Emery e Nash sono quelli che ballucchiano sotto un cielo senza stelle, vestiti di un abito di rose morte e coi piselli surgelati contro un occhio, lui è il Ben della sua Durga.

So che queste frasi possono apparirvi fuori contesto, ma vi assicuro che questo romanzo è qualcosa di meraviglioso. Un viaggio diverso ma reale, qualcosa costruito con parole nuove ma vere, con sentimenti possibili, con ironia e malinconia.

Però una cosa posso dirvela: il paragone con Vicious, a mio parere, ci sta come i biscotti alla cannella intinti nella vellutata di finocchio fredda. Perché la simpatia e l’empatia che suscitano Nash ed Emery non esiste con Vicious ed Emilia, anzi, personalmente li ho ritenuti entrambi abbastanza odiosi (anche se il libro mi è piaciuto, della All Saints ho preferito di gran lunga Ruckus). In Vicious manca l’ironia, componente fondamentale di Devious Lies. E, soprattutto, manca un Soffitto.

“Se potessi darti qualsiasi cosa […] Ti darei la capacità di guardarti attraverso i miei occhi.”

Leggere questo libro per me è stato innamorarmene e, per dirla parafrasando proprio Nash: sono affondata alla cieca in questo romanzosenza sapere che sarebbe diventato il mio preferito.

Vi consiglio di leggerlo di vero cuore, come raramente ho fatto, perché questo romanzo è uno dei più belli che io abbia mai letto nella vita e quest’anno. Vorrei saperli scrivere così bene.

E ricordate, Incollats Romantics:

«Il destino è come un ristorante strano e per nulla rinomato pieno di piccoli, strambi camerieri, che ti portano piatti che non hai mai chiesto e che non sempre ti piacciono.»

Soffitto Ella

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