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Un gioco senza fine – L.A. Cotton

Si ritorna a Wicked Bay e lo facciamo assieme a Ella che ha da poco finito la lettura di “Un gioco senza fine” l’ultimo romanzo ci L.A. Cotton!

Titolo: Un gioco senza fine

Serie: Wicked Bay Vol. 4

Autrice: L.A. Cotton

Editore: Hope Edizioni

Genere: Contemporary romance

Trope: New Adult, Young Adult, College romance, Sport romance (basket).

Lunghezza: 315 pp.

Data di uscita: 16 settembre 2023

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TRAMA

Pensavano che la loro guerra fosse finita, ma… i giochi sono appena iniziati.

Maverick Prince ha sempre e soltanto voluto giocare a basket al college. Perciò, entrare negli Scorpions dovrebbe essere un sogno che si avvera, ma… non tutti vogliono che lui abbia successo. Solo perché si è nella stessa squadra, non significa che si giochi secondo le stesse regole.

Lois Stone pensava che la sua vita avesse finalmente raggiunto una sorta di equilibrio, anche se ciò implicava l’accettare di essere un’estranea nella sua stessa casa. Ma più passa il tempo senza vedere Maverick più è difficile ignorare la vocina del dubbio che le sussurra all’orecchio.

 ⚠ Avvertenze ⚠

Si consiglia di leggere la serie a partire dal primo romanzo.

Recensione

«Tu e io, London.» Mi baciò la punta del naso. «Noi, sempre.»

Incollats Romantics, ho appena finito di leggere “Un gioco senza fine” di L.A. Cotton, e devo dire che è stata un’altra avventura emozionante a Wicked Bay e dintorni! Questo libro mi ha riportato nel cuore di questa cittadina e mi ha fatto ritrovare alcuni personaggi che avevo imparato ad amare nel corso delle precedenti storie.

Ma vi confesso già che mi sono domandata per tutto il libro se fosse necessaria un’altra altalena di “mai una gioia” appresso agli Stone/Prince e alla coppia Maverick + Lois…

“Lois non mi baciò, mi divorò. Mi rubò l’aria dai polmoni. Con ogni colpo di lingua contro la mia, con ogni sospiro sommesso, spazzò via ogni minimo dubbio che si era fatto strada nel mio cuore. Per la prima volta dopo il trasferimento alla su, sapevo che saremmo stati bene.”

Maverick è sempre una gioia da ritrovare. Non c’è dubbio che il suo fascino e la sua passione per il basket continuino a catturarmi ogni volta, nonché le sue giovani doti da Minchiometro fuoriclasse. La sua determinazione nel perseguire il suo sogno di giocare a basket al college è ammirevole, anche se il percorso è tutt’altro che facile, perché diciamolo i rompiscatole, per usare un eufemismo, non gli mancano anche al college e, nella fattispecie, il suo nuovo rivale si chiama Zac. Ho amato come Maverick sia stato sviluppato ulteriormente in questo libro, mostrando le sfide che deve affrontare e come queste lo facciano maturare nel corso della storia.

Maverick era la mia salvezza. Ma ora capivo che, se volevo andare avanti, questa ragazza doveva salvarsi da sola.

Lois è sempre la solita insicura, invece, e devo ammettere che ha abbastanza stancato con le sue paturnie, che per carità sono sufficientemente comprensibili, ma alla lunga l’orgoglio e il muso lungo dovrebbero lasciare spazio a un po’ di consapevolezza e amore per quella parte di famiglia che le resta. La sua lotta con l’insicurezza e la sensazione di essere un’estranea nella sua stessa casa è qualcosa in cui molte persone possono sicuramente identificarsi, soprattutto se diciottenni. Mi è piaciuto vedere come affronta queste sfide e come la sua relazione con Maverick evolva nel corso del libro e sia la benzina che le dà carburante per comprendere anche le scelte da fare.

Poi un bel pugno in faccia a qualcuno che se lo chiama da tre libri fa da ciliegina sulla torta!

“Non riuscivo a riprendere fiato a sufficienza per dire tutte le cose che volevo dire. Che dovevo dire. Ho paura. Ti amo. Sono qui. Sempre.”

Kyle è sempre Kyle e meno male. Ah, Kyle, il migliore amico di Maverick, prima che il suo fratellastro o il cugino di Lois. È sempre un piacere leggere le sue battute sarcastiche e il suo sostegno incondizionato per Prince e per la sua “cugi”. È un personaggio che porta sempre un sorriso sul mio volto, anche se forse in questo libro è affiancato anche da altri nuovi personaggi secondari. Tra questi, Darnell è un tipo che mi piacerebbe ritrovare e vedere approfondito. Darnell è stato una piacevole sorpresa in questa storia. Mi è piaciuto il suo umorismo e la sua complessità, e spero davvero che L.A. Cotton dia maggior spazio al suo personaggio in futuro. Ha il potenziale per diventare un protagonista interessante.

«Ho bisogno di te, Lois. Ho bisogno di te più dell’aria.»

Quanto alla mia auto-domanda se fosse necessario un altro libro dedicato a Maverick e Lois, la mia risposta è sì. Anche se questa coppia può sembrare una “mai una gioia,” è proprio la loro dinamica complessa che rende la storia così coinvolgente. Inoltre, l’autrice è stata brava a introdurre nuovi elementi nella trama che hanno reso la storia fresca e avvincente. Soprattutto con un bel messaggio su temi attuali di fondo che infonde speranza per chi s’impone di fare la cosa giusta e vuole ottenere giustizia anche per chi non riesce o ha paura di farlo da solo.

Anche quando eravamo lontani […] era con me. Nella mia testa. Nel mio cuore. Seppellita così a fondo nella mia anima che non avrei mai potuto perderla.

Nel complesso, “Un gioco senza fine” è stato un libro che mi è piaciuto abbastanza. È stato fantastico tornare a Wicked Bay. Se siete fan della serie, non potete perdervi questo capitolo. E se invece siete nuovi arrivati a Wicked Bay, consiglio di iniziare la lettura dal primo libro (anzi, dal piccolo prequel) perché ne vale davvero la pena!

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