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Uno a zero per me – Chloe Liese

Nuova recensione in arrivo per il romanzo di Chloe Liese dal titolo “Una a zero per me”.

Ella l’ha letto per il blog e ora possiamo goderci la sua recensione 🙂

Titolo: Uno a zero per me (Only When it’s Us)

Serie: The Bergman Brothers #1

Autrice: Chloe Liese

Editore: Newton Compton editori

Genere: Contemporary romance

Trope: Sport romance, College Romance, New Adult, Sick, angst. Hot vibes.

Lunghezza: 309 pagine

Data di uscita: 14 novembre 2023

TRAMA

Da quando si è iscritta al corso di Economia aziendale, Willa Sutter ha un nuovo nemico: il suo silenzioso quanto affascinante compagno di banco.

Non solo ha ignorato la richiesta di condividere gli appunti delle lezioni che Willa non ha fatto in tempo a frequentare ma… continua a fingere che lei non esista. Se questa non è una dichiarazione di guerra, che cos’è?

Ryder Bergman ha un bel problema. Da quando ha incrociato gli occhi della sua nuova compagna di banco, così combattivi, ardenti e pieni di vita, non riesce a smettere di pensare a lei. Eppure, è proprio da quel genere di caos che Ryder vuole stare alla larga: Willa è sportiva, impulsiva, un uragano di energia. Tutto il contrario di lui, così introverso, diffidente… e pieno di segreti.

La rivalità sembra essere l’unica opzione per loro. Ma la partita è appena cominciata e le regole sono ancora tutte da scrivere. Solo una cosa è certa: il sapore della vittoria potrebbe non essere mai stato così dolce…

Lei ama le sfide
Lui non resiste alla competizione
La posta in gioco? Solo il cuore

RECENSIONE

Voglio chiudere gli occhi e sentire il ricordo del momento in cui solo quando siamo io e te è diventato solo noi, per sempre.

Incollats Romantics,

questo libro è bellissimo, dolcissimo e divertente. Anche se ha una quota piantometro non da poco. Fermatevi, c’è anche il buon vecchio minchiometro, ma parte un po’ in diesel, anche se tra i due protagonisti ci sono molte hot vibes. Ho imparato questo trope l’altro ieri e ora faccio la sapientona!

Ryder e Willa sono due universitari, lei è una calciatrice, lui lo era prima che una malattia lo rendesse sordo.

E qui, IR, sappiate che c’è un bel trigger warning su cui aprirei dei capitoli interi, perché ora mi pare che stiamo esagerando un po’. Non è argomento da trattare in una recensione, di sicuro non di quelle che faccio qui, ma credo che dal non mettere avvertimenti, divieti o consigli iniziali siamo passati al doversi giustificare su tutto quanto, persino, come in questo caso, da quanto tempo il protagonista ha perso l’udito o la mamma della protagonista sia malata di cancro.

«Voglio Ryder Stellan Bergman. Re delle camicie di flanella e impavido montanaro. Voglio il mio compagno di economia aziendale. Voglio il ragazzo che rovina il guacamole e sa come toccarmi i capelli. Voglio lo stronzo che fischia alle mie partite e mi abbraccia così forte da farmi scoppiare i polmoni».

Passando ad argomenti più leggeri. Willa e Ryder frequentano lo stesso ateneo e nella fattispecie lo stesso corso tenuto da un professore che è pure il marito della sorella di Ryder. Questi, oltre a voler stimolare Willa a darsi da fare nello studio invece del solo sport – lei pensa praticamente solo a diventare una calciatrice professionista – la mette in coppia con il cognato, Ryder, dall’aspetto di un montanaro biondo e barbuto (questi particolari saranno il simpatico tormentone di tutto il libro), timido e con una pregressa cotta per Willa. Tuttavia, la partenza, a causa di un quid pro quo dovuto alla sordità di Ryder non è delle migliori.

La situazione peggiora quando i due vengono messi in coppia per il progetto d’esame. E diventano nemici-amici.

Aprire il cuore per amare qualcuno come io amo Ryder significa rendersi vulnerabile a tutti gli altri sentimenti.

Ryder e Willa si stuzzicheranno, provocheranno, si faranno dispetti, ma da parte di entrambi scatterà qualcosa di forte, intenso. Lui la vuole proteggere, amare in senso ampio, dolce quasi, come nel suo carattere. Lei… be’ lei è più fisica, senza filtri e con una collezione di doppi sensi relativi all’aspetto del “montanaro” da far morir dal ridere. 

Ryder potete immaginarvelo bello e vichingo, forte del sangue svedese della madre, ma anche il padre non scherza.

Non vi parlo troppo dei genitori però per non farvi spoiler. Ma vi dirò solo che la mamma di Willa, Joy, è un’ex medico dell’esercito americano, malata di cancro. C’è una scena tra Joy e Ryder per cui ho consumato tutti i fazzoletti di casa, la carta cucina e anche l’altra… da tanto è commovente.

Arrogante di un montanaro. Vorrei dire di sì, ma mi ha appena fatta sembrare una sciacquetta affamata di sesso. Una che lo sta implorando di tirare fuori il suo tronco da boscaiolo e di lasciarmelo cavalcare per il resto della settimana. Chiudi il becco, fichetta. È sicuramente la mia fichetta a parlare.

L’elemento sportivo è trattato piuttosto bene, anche se dovrei dire all’autrice che la “veronica” non si usa molto nel calcio, più nel tennis (ho chiesto all’esperto!). Tuttavia, la definizione sport romance, vocaboli tecnici a parte, è svolta bene e si sposa perfettamente con la storia.

Gli occhi di Ryder sono di un verde intenso. Accidenti a lui, è il mio colore preferito, l’esatta tonalità di un rigoglioso campo da calcio.

Tra Ryder e Willa c’è dunque amore, attrazione, ma ci sono anche dei segreti. Non in cattiva fede a dire il vero, ma delle omissioni che porteranno a incrinare il rapporto e creeranno dei dissapori.

Tuttavia, ho apprezzato questa lettura perché, nonostante alcuni momenti drammatici, è molto equilibrata, perché ci sono siparietti divertenti, come detto, hot vibes, valori importanti sia per quanto riguarda lo sport, che la famiglia, l’amicizia, la disabilità e la malattia.

È una lettura che consiglio davvero di cuore, non ho ancora letto il libro già uscito di quest’autrice – che non fa parte della serie – ma sicuramente, se zio Raffaello li porterà in Italia, leggerò gli altri sei libri dedicati ai fratelli Bergman. E a proposito di Newton & Compton, ringrazio per la lettura in anteprima.

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