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Il duca delle Ombre – Adele Vieri Castellano

Lady Cristina è tornata a adeguarsi alle regole del Ton e si è ritrovata in un giardino con un aitante duca…

Titolo: Il duca delle ombre

Autrice: Adele Vieri Castellano

Editore: Love Edizioni

Genere: Historical romance

Lunghezza: 348 pp

Data di uscita: 29 novembre 2023

Link Amazon: https://www.amazon.it/duca-delle-ombre-Cristina-Fantini/dp/B0C2B8L27W

TRAMA

Lady Alexandria Herbert, vedova del conte di Hislop, è appena tornata dall’India e ha l’ingrato compito di proteggere il fratello sempre nei guai. Per questo, una mattina all’alba, è costretta a presentarsi ai Battersea Fields, dove molti gentiluomini si recano spesso per difendere l’onore. Sua Grazia il duca di Radnor ha combattuto fieramente a Waterloo, è l’uomo di fiducia di Sua Altezza il Reggente, frequenta assiduamente White’s, il club più famoso di Londra e, soprattutto, non bara mai al gioco, tantomeno a faraone. Un uomo, una donna e una partita a scacchi. Chi sarà il vincitore?

RECENSIONE

Siamo nel 1886. Appena terminata la guerra contro Bonaparte, la nobiltà inglese sta ricominciando a girare secondo le regole del Ton.

Regole in cui un duca deve adempiere i suoi doveri di discendenza e una donna deve sottostare al volere del marito.

Ma questa storia ha come protagonisti due persone anticonformiste: Sua Grazia il Duca di Radnor Aydan Maximilian Bodvile Robartes III, Marchese di Folkestone, X Conte di Waldgrave, che non vuole sposarsi e vuole mettere fine alla discendenza.

Lady Alexandria Herbert, contessa vedova di James Countrey, Conte di Hislop, Lady Hislop, è una donna anticonformista e afferma la sua indipendenza con atteggiamenti e opinioni che non dovrebbe avere una donna del suo rango.

Possiede un bagaglio intellettuale e di esperienze che in quel periodo non era concesso alle donne, e questo, come ogni volta, mi fa arrabiare non poco. Non è la prima volta che leggo atteggiamenti maschilisti e ingiusti nei confronti del gentil sesso.

Nata e vissuta in India fino alla morte del marito, è spigliata, intelligente e a volte irresponsabile. L’incontro/scontro tra i due avviene durante un duello, in cui si ritrovano avversari. Lui, agguerrito combattente convinto di aver davanti un uomo, si ritroverà invece ad infilzare una donna che fin da subito lo manderà ai matti per l’atteggiamento spudorato e indisciplinato.

Comprese il motivo del grido di avvertimento di cui, nella concitazione del duello, non aveva afferrato il senso. Quello non era Royston, ma una donna che sanguinava a causa sua.

Dopo questo episodio, Lady Hislop e il Duca di Radnor si troveranno a stretto contatto per un lungo periodo. Un periodo che servirà a creare un’attrazione da parte di Radnor al limite dell’ossessione: la vuole con ogni fibra del suo corpo. Ma lei resiste, certa di voler restare fedele al marito defunto.

Questa sua resistenza spingerà il Duca ad iniziare una caccia senza esclusione di colpi per sedurla e spingerla tra le sue braccia.

Dal canto suo, Alexandria si opporrà strenuamente ai suoi assalti verbali – e non solo – che la lasciano sempre più eccitata e inappagata. Ma questo gioco, a lungo andare, si ritorcerà contro Radnor che da cacciatore si ritroverà preda di un sentimento che pensava non potesse provare e che va contro l’unica cosa che si è imposto di non fare.

Sullo sfondo, troviamo personaggi meschini e squallidi che non reputano giusto le scelte che sono stati costretti ad accettare e che faranno di tutto per avere ciò che secondo loro si meritano.

Queste azioni influenzeranno la storia tra il Duca e la Vedova, che si avvicineranno sempre di più. Lo devo ammettere, ci sono pagine che mi hanno fatto boccheggiare. Quando Radnor descrive quello che farebbe a Lady Hislop nel giardino della sua villa, ha lasciato anche me accaldata.

«Ma vorrei essere il vostro sorriso, vorrei avervi nuda a mia disposizione. Vorrei che i vostri nervi fossero pronti al trionfo delle sensazioni, tesi e ricettivi. Allora vi chiederei di chiudere gli occhi mentre io continuerei a baciarvi e mordervi la carne, ovunque».

Mamma che uomo!

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