A lovely nerd – Jessica Black

TRAMA

Bianca ha sedici anni, è brava a scuola e col suo migliore amico Will condivide da sempre l’amore per i fumetti e per i videogiochi. È proprio per questo che i suoi compagni di classe la trovano strana, un po’ nerd e persino Dany, che prima era sua amica, ora la ignora. Come se non bastasse, sua madre pensa che questi suoi interessi siano un po’ troppo “particolari” per una ragazzina della sua età e che dovrebbe essere meno introversa. Eppure sarà grazie a queste passioni che riuscirà a trovare dei veri amici e forse anche qualcos’altro…

RECENSIONE

Continuano le mie letture “fuori tema”, ebbene in quel 20% di cui spesso parlo, racchiudo tutti i romanzi che non sono M/M, e anche di questa seconda lettura ne esco soddisfatta. 

“Lovely Nerd” è un racconto breve che si può leggere in una sola giornata, non per questo risulta superficiale o frettoloso, anzi. 

Jessica Black, l’autrice, ci racconta la storia di Bianca, una sedicenne che ama i videogiochi, i fumetti e sta per conoscere il mondo dei cosplay. Avendo lo stigma nerd appuntato addosso, la vita scolastica non è delle migliori. 

Fortunatamente, può contare sul suo migliore amico Will e anche su due nuove amicizie a distanza che le solleveranno il morale nelle giornate più buie. 

Attraverso gli occhi di Bianca, ho rivissuto alcune dinamiche del mio passato: amicizie finite, lezioni di educazione fisica in cui non mi sentivo mai a mio agio, scritte sui bagni e occhiatacce alla resa dei voti nei compiti in classe. Ogni episodio viene raccontato in modo semplice e delicato, ma la pungente rievocazione fa riaprire alcune cicatrici nel sentiero dei ricordi. Nulla di drammatico, ma a volte ne avrei fatto anche a meno. 

Il tema principale rimane il bullismo, ma nella vita adolescenziale di Bianca vengono portati alla luce anche il rapporto familiare e quello di amicizia, i sogni di indipendenza e un nuovo e inaspettato sentimento che si chiama “amore”. 

Ho trovato questo romanzo davvero piacevole sebbene la trama non sia complessa, consiglio di leggerlo tra un “mattone” e l’altro, o come lettura coccola ma non banale.