
Titolo: A thousand heartbeats
Autrice: Kiera Cass
Serie/Collana: Autoconclusivo stand alone
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Fantasy romance
Sottogeneri e trope: Enemies to lovers, slow burn, star-crossed love, destined paths
Pagine: 527
Prezzo: cartaceo €18,90 | ebook €10,99 | audiolibro €14,95 (Audible)
Data di uscita: 29 aprile 2025
Link Amazon: https://amzn.eu/d/f6SOKp8
Trama
Annika, principessa del Kadier, ha sempre vissuto nel lusso, ma nessuna ricchezza può compensare la perdita della libertà. Dopo la morte della madre, il re – un tempo padre amorevole – si è fatto freddo e distante, e ora è pronto a sacrificarla costringendola a un matrimonio politico.
A chilometri di distanza, Lennox ha conosciuto solo privazioni. Il suo popolo è stato esiliato, suo padre è scomparso e l’unica certezza che gli resta è combattere. Addestrato come guerriero, ha un solo scopo: riconquistare il trono che gli è stato sottratto, a ogni costo.
Annika e Lennox vivono in due mondi opposti ma rispecchiano due destini già scritti. E quando l’amore li trova, contro ogni logica, è impossibile ignorarlo. Anche se stare insieme significa sfidare tutto ciò in cui credono, il battito dei loro cuori suona all’unisono ed è un richiamo impossibile da ignorare.
Recensione
«Ti ho incontrata quando eravamo bambini. Ti ho trovata quando sei fuggita. Ti ho tenuta stretta durante un uragano. Niente mi può separare da te.»
Cari Incollats,
Corteggiavo quest’autrice da tanto tempo, ma i prezzi proibitivi della sua serie ormai datata mi avevano fatto rimandare a oltranza l’acquisto.
Chissà che prima o poi non finisca in promozione…
Questo romantasy è diverso dal solito, perché, prima di tutto, non è il primo di una lunga serie e non finisce con un cliffhanger. È uno stand alone autoconclusivo.
Questo, probabilmente, gli è costato recensioni negative silenziose e la media bassissima che si ritrova.
Spostai di nuovo lo sguardo su di lui, fissando il punto in cui avrebbero dovuto trovarsi i suoi occhi. «Anch’io non sono nessuno» dissi. Avvertivo il dispiacere che provava per me.
Sono onesta: non ne capisco il motivo. Forse i “puristi” del fantasy, quelli che cercano il worldbuilding come se dovessero giocarci a Risiko, saranno rimasti delusi nel trovare solo due regni: uno florido e l’altro distrutto, pieno di esuli in cerca di riscatto.
Annika e Lennox avevano entrambi qualcosa l’uno dell’altra, e sapevano che la prossima volta che si fossero incontrati, uno dei due sarebbe morto.
Ed è così che sono Annika e Lennox: agli opposti, come i regni cui appartengono.
La loro storia è un avvicinamento lento, che parte dal più classico degli enemies to lovers. Lennox cattura Annika, anche se sa, da nemico, che lei rappresenta qualcosa di più. Lei è una principessa piena di risorse, incanalata nel suo ruolo e sottomessa a un padre sconvolto dalla vedovanza, ma questa sottomissione ha un che di consapevole. Annika sa che deve accettare un matrimonio con il caro Nikolas, anche se non lo vuole e non lo amerà mai.
In realtà non ci siamo quasi mai trovati sulla stessa pagina nello stesso momento… e questo mi distrugge.
Perché anche qui, l’amore avrà un migliaio di battiti del cuore solo per il suo nemico. Verso qualcuno che ha fatto qualcosa di imperdonabile, ma lei non è meno colpevole di lui.
Un uragano cambierà tutto, e muterà non solo il destino di un regno e di un popolo esule, ma ne riscriverà, nel modo giusto, la storia.
Era stato affascinante vedere come l’amore limava i lati frastagliati di una persona, rendendoli più taglienti in alcuni casi e più smussati in altri. Una prospettiva che, per la prima volta, mi aveva intimorito. L’amore era complicato. Complicato ma bello, in modo davvero inatteso.
La storia, dopo forse un inizio un po’ diesel, ti tiene incollata alle pagine, soprattutto da un certo punto in poi. O, nel mio caso, incollata ad Audible, dove l’ho ascoltata interpretata dai bravissimi Barbara Villa e Federico Vellani.
Confesso che in certi punti ho ceduto alla tentazione di spoilerarmi il finale, tanta era la trepidazione per il destino di questi due ragazzi.
L’autrice ha una scrittura fluida, adatta a un giovane pubblico. Per questo non abbiamo un Minchiometro, ma un Vanilla perfettamente intonato con lo spirito dei due protagonisti e la loro giovane età, che per una volta – come in ogni buon fantasy che si rispetti – è coerente con l’esperienza, o meglio, l’inesperienza dei due.
Ma ogni volta che Lennox sorrideva o mi sfiorava o anche solo mi guardava in un certo modo, io lo udivo ancora. Il suono di un migliaio di battiti del cuore.
Lo consiglio perché è una lettura rinfrancante, bella, emozionante. Soprattutto a chi non ha voglia di imbarcarsi in saghe infinite ma ha bisogno di un fantasy ogni tanto!


