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Recensione di My dark Romeo (Dark Prince Road Vol. 1) – L.J. Shen, Parker S. Huntington

Titolo: My dark Romeo
Autrice: L.J. Shen, Parker S. Huntington
Serie/Collana: Dark Prince Road Vol. 1
Editore: Always Publishing
Genere: Contemporary Romance
Sottogeneri e trope: Pseudo-retell, grumpy x sunshine, boy obsessed, dirty talking spicy, morally grey hero, arranged marriage, soft dark romance, forced proximity, opposite attraction, enemies to lovers (in senso lato), hot vibes
Pagine: 521
Prezzo: Ebook €5,99 – Cartaceo €15,10
Data di uscita: 8 agosto 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/dark-Romeo-Dark-Prince-Road-ebook/dp/B0FLDS1FZ2/

Trama

La mia fiaba romantica è scritta in inchiostro nero come la pece.

Un istante bellissimo, come quello di un bacio appassionato sotto le stelle durante il ballo delle debuttanti può segnare la condanna per una vita intera?

Dallas Townsend, ricca ereditiera di una sonnolenta e bigotta cittadina della Georgia, non ha grandi aspirazioni se non assaggiare cibi gustosi, possedere tonnellate di libri e diventare, un giorno, mamma di una nidiata di bambini.

Suo padre l’ha promessa in sposa al figlio di un magnate delle armi e lei ha accettato questo destino. Il bacio focoso e clandestino, rubato da un affascinante sconosciuto, doveva essere l’ultimo atto di ribellione prima di iniziare la sua nuova vita, ma Dallas non poteva sapere di essere finita in un gioco più grande di lei: è il piano di vendetta di Romeo Costa – un uomo misterioso, bellissimo e spietato, che ora pretende di sposarla per salvarla dallo scandalo, dopo aver compromesso la sua reputazione davanti all’intera città.

Romeo, a differenza di quanto suggerisce il suo nome, non è spinto dal romanticismo quando prende in moglie Dallas, ma da un disegno appositamente congegnato per liberarsi, una volta per tutte, delle persone che gli hanno rovinato la vita e lo hanno trasformato in un individuo incapace di provare sentimenti.

La sua giovane sposa è solo una pedina sulla sua scacchiera, e averla sottratta con l’inganno dalla sua vita solo per rinchiuderla nella sua dimora non genera in Romeo alcun rimorso.
Ma Dallas non è un’ingenua Giulietta innamorata, condannata a un tragico destino. Lei ha tutta l’intenzione di riscriverlo… che Romeo lo voglia oppure no!

Un crudele milionario, un’ereditiera combattiva, un matrimonio forzato. Romeo e Giulietta non sono mai stati più… agguerriti.

Recensione

Sei come un cattivo Marvel scritto male, però con un taglio di capelli più bello.

Incollats Romantics Brioscinati e briosciosi,

Un libro a quattro mani necessita della recensione a quattro mani.

Ella e ‘Azza si sono cimentate in una lettura in contemporanea che sembrava quasi una gara di ciclismo, insomma, pur conoscendo le carenze di Ella, è stato un tête à tête di una lettura che è stata amata al 100% e che sfiora la Corona solo di poco, diciamo che se da una parte c’è una briosce farcita, dall’altra non c’è una tazzina col coperchio…

Tradotto: Ella è una puritana e si è un po’ triggerata per certe scene spicy un po’ troppo ti raserò l’aiuola e dopo ti annaffio il giardino.

Diciamo che sono quelle scene tipiche di LJ Shen che Ella le avrebbe preferite scritte dalla S. Huntington.

«È bella, squilibrata e preferirebbe mangiarsi i bulbi oculari piuttosto che sposarmi.»

Allora… parliamo di un libro che su Goodreads ha delle recensioni bassissime. E noi abbiamo la nostra teoria. Il pubblico non ama l’originalità. E coi retell, anche se sono pseudo-retell ci va poco a nozze.

Perché se anche il nome del protagonista, Romeo Costa [Ella ci tiene a dire che è un cognome genovese, come se la cosa fregasse a qualcuno] e la citazione della celeberrima tragedia di zio William all’inizio farebbe pensare a un retell (di nuovo, again, ancora, daccapo, RICOMINCIAMO — questo con la voce di Pappalardo) di “Romeo e Giulietta”, in realtà alcuni elementi fanno più pensare a “La Bella e la Bestia” (copia-incolla della parentesi precedente). Tipo la mania per i libri, la rosa che perde i petali fra quelli più evidenti, ma anche alcune altre dinamiche del romanzo.

«Quel tuo cuore di vetro, Romeo… un giorno lo spezzerò.» «Se c’è qualcuno che può farlo, Frollino, sei proprio tu.»

Sarà così? Be’ lasciateci dire che se si ratta di questo bi-pseudo-retell [questa è sempre Ella che si inventa i nomi delle cose, è il caldo, l’età ecc…] è la cosa più geniale che sia mai stata concepita.

Ci siamo divertite a leggere? Sì, da morire. Perché è da “Soffitto”, aka “Devious Lies” che non leggevamo di una protagonista così. Dallas è una di quelle protagoniste più uniche che rare. E il solo fatto che ami mangiare ce la fa amare ancora di più. È forte, ironica, perspicace, dalla battuta pronta quanto la capacità di spendere miliardi di dollari in un solo pomeriggio. Dallas non piange. Attacca. Dallas è “Frollino” solo come soprannome… un soprannome che le dà proprio Romeo.

«Non sei l’unico qui ad avere angoli oscuri nell’anima. Farò di tutto per renderti mio. Ti voglio. E non ti lascerò andare solo perché hai deciso di ricominciare a vivere senza di me.»

Romeo è bello, dannato, dark in pieno stile “Villain” e spietato, ma dentro nasconde una storia che vale la pena di scoprire passo-passo da un lato e farsi travolgere tipo gavettone su uno dei colpi di scena.

E poi ci sono gli altri. La sorella di Dallas e, soprattutto, gli amici di Romeo, le cui chat sono la cosa più divertente mai letta quest’anno.

È un libro che ti fa ridere anche quando non ci sarebbe per niente da ridere.

Frollino si annoiava. E un frollino annoiato, come appresi, era un frollino distruttivo.

‘Azza sottolinea ancora che la nostra protagonista ha un’unica ossessione al ballo delle debuttanti di un’America del Sud bucolica: il cibo.

Ha già un fidanzamento programmato, una vita scritta, una famiglia che l’adora.

Ed è lì che l’uomo che detiene il vassoio dei suoi sogni la incastra nel suo piano di vendetta. Un piano che la coinvolge in maniera trasversale.

Ed ecco che Romeo Costa Junior (tenetelo a mente il Junior) si infila da solo in un ginepraio. Perché Dallas è tutto ciò a cui non siamo abituati: prendete tutti i cliché dei romance e buttateli dalla finestra.

Dallas non assomiglia a nessuno, è miele e aceto insieme, ironica e sottile sotto l’aspetto svampito da reginetta di bellezza. Fa amicizia e allo stesso tempo sa fare squadra. Conquista il personale di Romeo proprio come Belle fa con Teiera e Lumière.

Romeo è il frutto della sua famiglia: padre egoista e manipolatore, madre inesistente e inutile, un’ex fidanzata letteralmente in embargo e Oliver e Zach la sua famiglia per scelta.

Frollino, come la chiama Romeo, ama leggere e poltrire e ingozzarsi, in quest’ordine sparso.

Non è una tipa che versa lacrime, anzi, provoca e ironizza, ma non toccate mai le sue personali copie dei grandi classici: trovereste un’Anna Karenina inedita. Per il resto, amatelo, godetevi la loro chimica.

Dallas ridacchiò, aveva mille stelline negli occhi. Stelle che avevo messo io, lì.

Insomma, mentre ancora ci chiediamo il perché questo libro abbia delle valutazioni così basse su Goodreads, noi ci auguriamo che il pubblico italiano reagisca diversamente a questo capolavoro. Un romanzo diverso, bello, davvero bello, che consigliamo perché merita e trasmette, oltre una bella scrittura (chapeau anche all’impeccabile traduzione — non facile, quindi, complimenti) delle due autrici, un messaggio, una morale che solo le belle fiabe — anche se rivisitate così bene — sanno trasmettere.

Appena finito di leggere, l’avremmo riletto da capo.

E, alla fine, Ella ha ceduto con la Corona! No, non solo perché aveva già pronta la grafica!

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