
Titolo: Il mio coinquilino è un Vampiro
Autrice: Jenna Levine
Editore: Ne/oN
Serie: My Vampires #1 – Stand Alone
Genere: Fanatsy
Trope: Rom Com, Slow Burn, Age Gap, Forced Proximity, Hidden Identity
Costo Ebook: 11,99€
Costo Cartaceo: 17,10€
Uscita: 17 Settembre 2025
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TRAMA
Cassie Greenberg adora la sua carriera di artista, ma non è semplice guadagnarsi da vivere. Sta per essere sfrattata quando trova un appartamento troppo bello per essere vero in un altrettanto bel quartiere di Chicago. Ci dev’essere un trucco: solo qualcuno con un segreto da nascondere affitterebbe una stanza a quel prezzo. E, com’è ovvio, il suo coinquilino Frederick J. Fitzwilliam è tutt’altro che normale. Dorme di giorno, esce la sera per lavoro, e parla come se fosse uscito da un romanzo rosa d’altri tempi. Lascia anche bigliettini a Cassie in giro per l’appartamento, si interessa alla sua arte e alle sue giornate, e non è per niente male a torso nudo, nelle rare occasioni in cui sono entrambi a casa e svegli. Ma quando Cassie trova delle sacche di sangue in frigorifero, Frederick deve confessarle la verità… Il nuovo coinquilino sexy di Cassie è un vampiro. E ha una proposta da farle.
RECENSIONE
C’è qualcosa di irresistibilmente consolante nei romanzi che mescolano il quotidiano con l’assurdo — ed è esattamente quello che fa questo romanzo di Jenna Levine.
Il titolo dice già tutto, o quasi: Cassie, un’artista squattrinata che fatica a pagare l’affitto a Chicago, trova un’inserzione online troppo bella per essere vera: un appartamento lussuoso, un affitto ridicolmente basso e un coinquilino misterioso. Che però si scopre, indovinate un po’? Esatto, un vampiro!
Fin qui potremmo pensare di trovarci davanti alla solita rom-com soprannaturale, ma Levine sa giocare con i cliché senza scadere nel prevedibile. Il romanzo è leggero, brillante e ironico, ma sotto la superficie zuccherina parla anche di solitudine, fiducia e seconde possibilità.
Cassie è una protagonista adorabilmente imperfetta: disordinata, autoironica, un po’ persa come molti trentenni che cercano di capire cosa vogliono dalla vita. Frederick, invece, è un vampiro di altri tempi — letteralmente. Si è appena risvegliato dopo un secolo di letargo e deve imparare a usare il telefono, capire cosa siano i social e ri-abituarsi alla luce del sole (E no, non brilla). Il loro incontro è un piccolo disastro organizzato dal destino: lui troppo formale, lei troppo caotica. Ma la convivenza forzata diventa un modo per imparare l’uno dall’altra.
Il tono del romanzo è da commedia romantica più che da fantasy vero e proprio. Non ci sono grandi battaglie o minacce oscure; il “mostro” qui è solo un ragazzo fuori dal tempo, educato e gentile, che si sforza di capire gli umani e le loro strane abitudini.
Uno dei punti forti del libro è la scrittura: fresca, ironica, con dialoghi vivaci e un ritmo perfetto per una lettura rilassata. Il rapporto tra i due protagonisti cresce lentamente e si costruisce su piccole intimità quotidiane, come la preparazione della colazione o la condivisione di una playlist. È un romanzo che fa sorridere spesso, ma anche sospirare un po’.
Mi piacciono solo i suoi disegni.
E il suo tutto.
Certo, non tutto è perfetto. Chi cerca un intreccio profondo o colpi di scena rimarrà forse deluso: la trama è prevedibile e punta più sulla chimica tra i personaggi che sulla suspense. Ma è proprio questa semplicità a renderlo piacevole.
IL MIO COINQUILINO E’ UN VAMPIRO è un comfort book con un’anima romantica, ideale per chi ama le storie che fanno sentire a casa — o meglio, in un elegante appartamento di Chicago con un coinquilino centenario e un debole per il sangue di tipo A.
Se proprio devo trovare un difetto, ritengo che il finale sia stato un po’ troppo frettoloso e che ha lasciato un po’ di amaro in bocca considerando anche il fatto che il secondo libro della serie non sarà su di loro.
In definitiva, Jenna Levine ha scritto un romanzo che non reinventa il mito del vampiro, ma lo umanizza con grazia. È un libro che ti fa ridere, sorridere e — perché no — credere che anche i mostri, a volte, abbiano solo bisogno di qualcuno che li capisca.
Durante le ultime due settimane ho scoperto che in questa città, che conta milioni di persone, tu sei unica nel tuo genere.
Buona lettura!


