
Titolo: Una settimana sotto le stelle
Autrice: Kate Aster
Serie/Collana: Brothers in Arms #7 — autoconclusivo
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Romance Contemporaneo
Sottogeneri e trope: Military romance, Forced Proximity, Music romance, Spicy, Vacation
Pagine: 251
Prezzo: Ebook € 4,99 — Cartaceo € 16,40
Data di uscita: 26 agosto 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B0FK8JL7X1
Trama
Lasciatemi essere chiaro.
Non ho bisogno di nessun appuntamento al buio.
Sono un Navy Seal. Le donne mi si donano senza problemi, mi offrono il sesso come dolcetti la sera di Halloween.
Ma mi sono stancato degli incontri occasionali, delle relazioni a breve termine e degli incontri sessuali edonistici e senza pensieri.
No, aspetta. Cancelliamo l’ultima.
Il punto è che voglio il tipo di donna che rimanga al mio fianco. Che sbaverà alla vista dei miei pettorali e addominali, certo, ma che sopporterà anche il peso della vita con un Navy Seal.
Ma questo appuntamento al buio con Maggie?
Un minuto ci stiamo strappando i vestiti di dosso… e quello dopo i nostri spiriti si sono raffreddati, e io mi ritrovo faccia a faccia con la Regina di Ghiaccio in persona.
Ma va bene così, sopravviverò. Peccato che il destino abbia altri piani, che presto ci preleveranno dalla realtà e ci getteranno in un luogo che potrebbe davvero mettere a tacere i demoni che accompagnano un uomo che ha fatto fin troppe missioni.
Con Maggie, potrei trovare il paradiso.
La mia unica domanda è: durerà?
La serie “Brothers in Arms” è composta da:
- L’amico del cuore (Brothers in Arms Vol. 1) recensione qui
- Solo un’avventura (Brothers in arms Vol. 2) recensione qui
- Neanche un bacio (Brothers in arms Vol. 3) recensione qui
- Il suo più uno (Brothers in arms Vol. 4) recensione qui
- Un romantico Natale (Brothers in arms Vol. 5) recensione qui
- Un’estate romantica (Brothers in arms Vol. 6) recensione qui
- Una settimana sotto le stelle (Brothers in arms Vol. 7)
Recensione
È la mia luce delle stelle, come mi ha detto una volta. È stato lui a risvegliare la mia anima: non la distesa della Via Lattea sopra di me, durante le notti alle Hawaii.
Incollats Romantics,
Leggere “Una settimana sotto le stelle” mi ha fatto capire una cosa: non serve, a volte, stare a cercare l’ispirazione speciale, il momento giusto, rincorrere la creatività, a volte i “brividi estetici” — come ricorda l’autrice del libro, Kate Aster — arrivano e basta. Un po’ come le storie d’amore.
Se serve, sono disposta a cercare ogni notte la stessa stella, per il resto della mia vita, se posso continuare a vivere così.
Siamo al capitolo sette di questa serie in cui, sostanzialmente, a parte il primo (divertentissimo) libro in cui conosciamo Freya e Mason, i restanti romanzi sono una sorta di realizzazione dei libri d’amore che scrive Freya, combinando storie fra i commilitoni o quasi del marito Mason.
Questa volta è il turno di un Navy Seal (e chi mi conosce già sa che io vado in visibilio), Ryder, che somiglia alla versione coi capelli cortissimi di Thor, e di Maggie, una compositrice e sorella di altri due personaggi dei libri precedenti.
Ma io sono più che disposta a guidare fino a qui per uno che sembra un dio greco e che sa nominare tutte le epoche storiche della musica classica.
I due sembrano essere anime gemelle e tra loro scorre il Minchiometro sin dalle prime scene… o meglio vorrebbe…
Ma il problema, tolto qualche misunderstanding, è il lavoro di Ryder, come assistente dell’ammiraglio, sempre pronto, sempre in attesa di una chiamata, eternamente reperibile. Una bella menata, dunque.
Maggie, dal canto suo, cerca di comporre la sinfonia della vita, quella che le farà fare il salto dalle colonne sonore dei film Passionflix, ehm, Hallmark, o i jingle della pubblicità, e la farà diventare la nuova John Williams. Cerca, insomma, di trovare la composizione da “brividi estetici”.
Per avere più di questo guiderei senza problemi su qualsiasi autostrada, aspetterei qualsiasi periodo di tempo. Sopporterei piani cancellati, cene rimandate… tutto, solo per avere la possibilità di continuare a provare la stessa passione.
Complice una vacanza non programmata alle Hawaii, i due passeranno una settimana bellissima, vedendo posti meravigliosi, facendo esperienze favolose e guardando le stelle… Sì, IR, una settimana anche all’insegna del #Minchiometro. Maggie si incanta a scoprire che Ryder sa tutto di musica, perché la madre insegna pianoforte, e lui spera che, dato che il mestiere di lei può essere svolto ovunque, che sia finalmente fattibile una relazione seria, che la geografia non uccida come gli è successo in passato.
Ma la vacanza finisce e…
Entrambi tornano a casa con delle nuove consapevolezze…
Ci sarà il lieto fine?
Beh, Incollats, devo dire che ho pianto sul finale come non succedeva da un po’. E questo momento di brivido estetico ha conquistato il mio cuore e le cinque tazze kintsugi!
Grazie a Triskell, come sempre, per la copia ARC.


