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Rcensione – Mate di Ali Hazelwood

Recensione secondo volume della saga sui vampiri e licantropi di Ali Hazelwood

Autrice: Ali Hazelwood

Titolo: Mate

Editore: Sperling & Kupfer

Data di pubblicazione: 7 ottobre 2025

Pagine: 432

Serie: Bride Vol.2

Tropes: Mate, Fated couple, paranormal, Slow burn, Age gap, Found family.

TRAMA

Serena Paris è sola, senza branco e diversa da chiunque altro. Nata dall’unione proibita tra un Umano e un Lupo, la sua esistenza avrebbe dovuto rappresentare un ponte tra le specie, un simbolo di riconciliazione dopo anni di conflitti. Ma il mondo non è pronto per ciò che rappresenta. Serena ha riacceso le tensioni: ora tutti la vogliono usare o uccidere. Vampiri, Umani e Lupi bramano il controllo su di lei, e le loro trame si stringono come una rete sempre più fitta. Con il passato che minaccia di riaffiorare e nuovi nemici all’orizzonte, Serena ha un’unica possibilità: rifugiarsi da Koen Alexander, Alfa del branco del Nord-ovest, l’unico abbastanza potente da proteggerla… e l’unico che non ha mai smesso di vederla per chi è davvero. Koen non è disposto a perderla. Non importa se Serena non ricambia i suoi sentimenti, o se ha tentato di allontanarsi da lui. Finché respira, lui sarà il muro tra lei e il mondo. Ma i Vampiri e i Lupi assetati di potere non sono gli unici pericoli che incombono sulla vita di Serena. Prima o poi, il suo passato finirà per raggiungerla, e quando accadrà Koen potrebbe essere il solo in grado di salvarla… anche da sé stessa.

RECENSIONE

Aspettare questo libro è stato come contare i giorni fino a Natale: piena di entusiasmo, sperando in emozioni forti… e con il conto corrente che piange delicatamente in un angolo. Ma ne è valsa la pena? Spoiler: assolutamente sì.

Con Mate, Ali Hazelwood torna a fare ciò che le riesce meglio: mescolare scienza, cuore ed elettricità emotiva in un becher narrativo che esplode di tensione romantica. La protagonista, Serena (tipica Hazelwood girl: brillante, ironica, allergica ai sentimenti quanto qualcuno alle arachidi), si ritrova legata contro ogni previsione logica a Koen, un uomo con cui condivide un legame inspiegabile a livello chimico, biologico… e, diciamolo, decisamente incandescente.

Da qui parte un viaggio tra esperimenti, battibecchi carichi di sottintesi e una connessione che cresce lentamente come una reazione endotermica… per poi esplodere quando meno te lo aspetti. Hazelwood utilizza il concetto di mate-bond non come il solito cliché paranormal-romantico, ma come un vero e proprio esperimento sull’essere umano e i suoi limiti emotivi, ponendo domande interessanti:

  • Le emozioni si possono davvero controllare?
  • L’amore è una scelta consapevole o solo una risposta biochimica?
  • Cosa accade quando il cervello prova a discutere con l’istinto… e perde?

Il risultato è un romance che unisce laboratorio e cuore, dati scientifici e sguardi infuocati, con quel mix di sarcasmo, tensione e dolcezza che i fan dell’autrice riconoscono all’istante. E sì, le vibes enemies-to-lovers sono presenti, vive e altamente radioattive.
Mi sono innamorata di questa coppia in tre minuti netti. Serena è geniale, pungente, e analizza tutto con un rigore logico quasi spietato… tranne quando si tratta di confrontarsi con le proprie fragilità interiori. Koen, invece, è enigmatico, intenso, protettivo, e possiede quel tipo di autocontrollo che però vibra di tensione sotto la superficie (slow burn sì, ma con potenziali picchi da esplosione nucleare).

La loro interazione è un duello costante fatto di sguardi trattenuti, battute affilate e resistenze emotive che vacillano un capitolo dopo l’altro. E quando finalmente cedono… beh, Houston, abbiamo un mate-bond.

«Butterei via il mio branco, la mia vita e tutto il mio mondo per te. Ed è proprio per questo che non posso averti.»

Una domanda che mi sono fatta a fine lettura è stata: mi è piaciuto più del primo libro dell’autrice?
La risposta è un convinto, urlato e appassionato: CAVOLO SÌ!

In sintesi, Mate è un perfetto equilibrio tra scienza e sentimento, ironia e intensità, mente e cuore. Se amate i personaggi brillanti ma emotivamente disfunzionali, i legami ineluttabili, i battibecchi da manuale e lo slow burn che fa tremare le pagine… preparatevi: Serena e Koen vi faranno innamorare.

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