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Narcis – Antonietta Iannone

Recensione

Titolo: Narcìs
Autore: Antonietta Iannone
Serie: The Àlvarez Cousins Vol.1
Editore: Ellebi Edizioni
Pagine: 270
Genere: Erotic Romance
Trope: Mafia Romance, Age Gap, Forced Proximity
Formato: Cartaceo/Ebook
Prezzo: € 14,90/€2,99

Trama:

Los Angeles, Ieri – Dahlia ha solo cinque anni quando assiste alla morte della madre, durante una rapina. 

Los Angeles, Oggi – È un giorno d’estate quando Dahlia si ritrova ostaggio di un teppista con il volto coperto da un fitto passamontagna.

Lui è Narcìs, ha appena rapinato una banca e deve sfuggire alla polizia che lo insegue. Vuole scappare in Messico e ha bisogno del suo aiuto per raggiungere l’aeroporto, ma commette un errore: si toglie il passamontagna e, ora, è costretto a portarla via con sé.

Dahlia e Narcìs non potrebbero essere più diversi. Lui è cresciuto in mezzo alla malavita e al pericolo, possiede un fascino assassino e un cervello fino. Lei è cresciuta troppo in fretta, a causa di una sorte maledetta che le ha strappato ogni certezza. La contraddistinguono un’innata bellezza e un caratterino tutto pepe.

Entrambi non cercano l’amore, entrambi rifuggono un passato troppo doloroso. Si sono già incontrati tra le pieghe del tempo ma ancora non lo sanno, e la sfida tra dovere e piacere si trasforma presto in un elisir irresistibile.

Tra fughe disperate, antiche rivalità, vendette e rimorsi, Antonietta Iannone racconta la storia di un incontro voluto dal destino, di una passione ingovernabile e di un riscatto tormentato. Perché anche un fiore imbrattato di sangue e soffocato dalle catene, può tornare a profumare di libertà.

Recensione

“Narcìs” di Antonietta Iannone, pubblicato da ElleBi Edizioni, è uno di quei romanzi che ti cattura per la sua potenza emotiva e per la capacità di intrecciare dolore, desiderio e rinascita in una storia dal ritmo incalzante e dalle atmosfere vibranti.

L’autrice ci trascina nelle strade torride e pericolose di Los Angeles, un luogo in cui il confine tra bene e male si assottiglia e dove due vite spezzate finiscono per incrociarsi, cambiandosi per sempre.

La vicenda di Dahlia è segnata da una tragedia avvenuta quando era solo una bambina: la perdita violenta della madre durante una rapina. Quel trauma le ha rubato l’innocenza, costringendola a crescere prima del tempo. Eppure, proprio da quella ferita ha imparato a trarre la sua forza.

Oggi è una donna indipendente, che si divide tra la sua fioreria—un mondo fatto di colori e profumi che per lei rappresenta una forma di cura—e la sua famiglia, con cui condivide un passato complicato. Dahlia conquista il lettore grazie alla sua fragilità combattiva, alla capacità di rimettere insieme i pezzi senza mai perdere la propria dignità.

“Scuoto il capo, vergognandomi di quell’assurdità. È tutto  sbagliato. Io sono sbagliato e non dovrei sfiorare la sua  purezza. 
La reciderai come un bocciolo troppo debole e ancora immaturo.  Morirà prima che tu possa assorbirne la maestosa bellezza. 
Mi lascio cadere sulla poltrona vicino alla finestra. Stare qui  seduto, mi dona un senso di pace. Contemplo la statale e le  luci saettanti delle automobili. Sembra tutto così lontano là  fuori, quasi irreale.

Accanto a lei c’è Narcìs, l’antieroe per eccellenza. Cresciuto in un ambiente criminale che ha plasmato il suo carattere e gli ha insegnato a sopravvivere, vive sull’orlo del baratro. Non desidera redenzione, né crede di meritarla: vuole soltanto fuggire da un passato che gli soffia sul collo come un predatore.

Cupamente magnetico, intelligente, imprevedibile, Narcìs incarna quella complessità che lo rende affascinante e inquieto allo stesso tempo. Lo vediamo vacillare tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere, soprattutto quando la sua strada si intreccia con quella di Dahlia.

«È tutto sbagliato. Io sono sbagliato e non dovrei sfiorare la sua purezza…»

Frase che racchiude la sofferenza del personaggio. Mamma mia quanto mi piacciono i personaggi devastati. L’autrice dosa alla perfezione tensione, introspezione ed emozione, alternando momenti d’azione a scene più intime che scavano nell’animo dei protagonisti. Anche i personaggi secondari, pur restando nelle retrovie, danno movimento alla trama e profondità all’universo narrativo.

Il filo conduttore dell’intera storia è il riscatto: la possibilità di rinascere anche quando la vita sembra averti tolto tutto. Dahlia e Narcìs, ciascuno con le proprie cicatrici, mostrano che anche dalle esperienze più dure può nascere qualcosa di nuovo, come un fiore capace di sbocciare persino tra le crepe.

Il volume include inoltre un’anteprima di “Benito”, il secondo capitolo della duologia dedicata ai cugini Álvarez, che promette altre emozioni intense.

“Narcìs” è un romanzo intenso, appassionante e ricco di colpi di scena, perfetto per chi ama le storie dove amore, vendetta e salvezza si intrecciano in un turbine di sentimenti forti. Una lettura che emoziona e che lascia il segno, soprattutto per chi cerca nei libri il profumo della rinascita.

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