
Titolo: La mia Friend Zone
Autrice: Claudia Bacci
Serie/Collana: Spin-off Il mio Toy Boy
Editore: Self Published
Genere: Contemporary romance
Sottogeneri e trope: Friend to Lovers, one night, single mom
Pagine: 230
Prezzo: 0,99€ (lancio)
Data di uscita: 13 dicembre 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/mia-Friend-Zone-Spin-off-mio-ebook/dp/B0FZLF9S3W/
Trama
Esiste davvero la friend zone?
Potrebbe esserne la prova vivente Dante, che è stato friendzonato da Beatrice nella stessa città in cui un quasi ingegnere e una testa di rapa, dopo un solo sguardo, sono stati vittima dello stesso sortilegio. Con l’unica differenza che, in questa Commedia, è Dante a friendzonare Beatrice.
Così si sente Achille quando, a settembre 2006, incontra per la prima volta Egle. Lei, con quel sorriso capace di illuminare tutta la città di Firenze e quei capelli mogano che la rendono unica… sì, unica come amica.
La sua migliore amica.
Perché Achille ha solo un obiettivo nella testa: riprendere gli ultimi esami di Ingegneria e trasferirsi in Svizzera per lavorare in una delle più importanti aziende di costruzioni eco-sostenibili.
Il sogno di scrivere la nuova Divina Commedia invece è quello di Egle, che da Gravina torna a Firenze dopo quattro anni per concludere il suo percorso di studi in Lettere, con la gentile compagnia di Diego.
L’unico amore della sua vita.
Quello vero, quello puro, quello che solo un figlio può dare.
Perché Egle, la Divina Commedia, potrebbe scriverla su tutti i casi umani che ha incontrato e l’ultimo le ha lasciato un bimbo da crescere da sola. Ecco, lei è la Beatrice di Dante che aspetta solo che il suo vero amore oltrepassi il confine dell’amicizia… un giorno.
Non tutte le friend zone sono destinate a rimanere tali, non tutte le storie d’amore sono destinate a diventare delle favole a lieto fine. Perché può bastare una sola notte per cancellare la linea che separa una testa di rapa da un ingegnere con la mente chiara e il cuore in subbuglio.
Recensione
Non si può tornare indietro, ma si può sempre ricominciare.
Incollats Romantics,
Anche questa volta mi trovate a scrivere una recensione di parte…
Claudia Bacci firma con questo spinoff de *Il mio Toy Boy *la sua nuova linea narrativa, se così la vogliamo chiamare…
Se col libro precedente avevamo sdoganato lo spicy, in questo ormai non ci stupiamo più, anzi, forse troviamo un equilibrio maggiore e una consapevolezza necessaria per affrontare un romanzo che è un messaggio di speranza e di resilienza.
Ho affrontato le difficoltà con animo nuovo e ho capito che la vera ricchezza non è in ciò che possiedo, ma in ciò che vivo.
Lo ammetto, quando parlavo di essere di parte è perché ho avuto l’onore di leggere il libro in anteprima per l’onere di crearne la copertina e le grafiche. Claudia è sempre gentile e dolcissima, ma voi non avete idea della fatica che ho fatto nel cercare l’immagine perfetta che fosse intonata alla storia — anche alla precedente — e che rendesse giustizia a questo viaggio nel passato di Egle.
L’anteprima ne è valso tutto il viaggio, la versione definitiva mi ha trovata sul letto a piangere e su WhatsApp a rompere a Claudia su Achille. Perché, senza fare spoiler, io sono #TeamAchille forever and ever.
Non riesco più a fidarmi degli uomini, ma ho sempre il bisogno impellente di dare amore…
Per questa storia si torna indietro nel tempo e troviamo una giovane Egle in lotta con l’università e l’essere madre single del piccolo Diego. Achille è un incontro casuale che diventa una presentazione reale e qualcosa che si trasforma in una bellissima amicizia e che…
Magia, sì. Una magia che in tutta la mia vita ho sentito solo con lei e che mi ha spaventato, al posto di farmi avvicinare.
C’è sempre qualcosa che manca o che rema contro: il momento sbagliato, l’imprevisto inatteso, l’incomprensione momentanea che si trasforma in plot twist. Insomma, vedremo che quest’amicizia sarà un inseguimento non solo su e giù per l’Italia, ma arriverà fino in Svizzera!
Perché questa storia funziona? Perché è una storia d’amore completo. Uno di quelli che restano tatuati più che sul corpo, sul cuore, per sempre. Achille è paradigmatico per Egle, è quello che, anche inconsciamente, cercherà sempre in un compagno. Nel cosiddetto Principe Azzurro.
E anche Egle è questo per Achille: l’emblema del primo amore, quello vero, l’amore della vita. Ma, vedremo, non sarà facile capirlo, viverlo nel quotidiano, inserirlo nei mestieri e nelle famiglie esistenti di entrambi.
Quando smetteranno di rincorrersi, Achille ed Egle non si troveranno, si definiranno l’una per l’altro.
Una storia che prende l’anima e la fa a pezzi, coriandoli da gettare quando vince la squadra del cuore come fa la mia amica Ada, perché leggere di questo amore, di quest’amicizia riscrive qualcosa nell’anima del lettore.


