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Quando i libri incontrano Netflix e viceversa: Grishaverse – Leigh Bardugo

Quello che vi proponiamo oggi è un articolo diverso dal solito e forse anche un pò lunghetto, ma certi fenomeni letterari meritano di essere trattati in un ottica più ampia che comincia dalla carta stampata fino ad arrivare alla pellicola! Avete già capito di cosa stiamo parlando? Io e Mary abbiamo deciso di dedicare uno spazio a questa serie che ci ha rapito sia in versione librosa che in versione Netflix (non potevo mettere Netflixosa).

 

Titolo: Tenebre e Ossa

Autore: Leigh Bardugo

Serie: Shadow and bone #1

Editore: Mondadori

Genere: Fantasy

Formato: Digitale e cartaceo

Anno: 2020

 

Per chi come noi è impazzito a cercare di capire quale andasse letto prima verrà aiutato da mani sapienti XD

Questo è l’ordine corretto di lettura!
TRAMA

Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro”. L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore. Da questo romanzo la serie Netflix di prossima uscita.

RECENSIONE

Una trilogia dalle copertine meravigliose, infatti, ci abbiamo messo poco a fare aggiungi al carrello-compra su Amazon, ma di certo non una delle più economiche! Ne valeva la pena? ASSOLUTAMENTE SI! Lo rifaremmo? CASPITERINA SIIIII!!!
Ma partiamo con ordine.
Negli ultimi tempi abbiamo commentato parecchio sul nostro account instagram parlando di qua e di là del nostro amore/odio per questa saga, ma abbiamo deciso di attendere di finire tutti i volumi e di guardare la serie tv per dedicargli uno spazio più ampio. Tenebre e ossa da il via a questa trilogia della Bardugo nata dopo la dilogia di Sei di corvi. Il nostro consiglio è quello di leggerle in ordine cronologico e non di pubblicazione, ma solo per capire e comprendere meglio tutti gli aspetti che riguardano il Grishaverse. La prima trilogia è ambienta a Rafka, ci tengo a sottolineare che il mondo creato dall’autrice è vasto, dettagliato e maestoso. E’ riuscita a creare un mondo inventato ma realistico, dove ogni cosa ha una sua specifica collocazione spazio-temporale. Il modo di scrivere gli ambienti, secondo me, è stato perfetto, nonchè nuovo, originale e pieno di sorprese.
Rafka è una terra spezzata in due dalla Faglia d’Ombra, una zona oscura difficilissima da attraversare e popolata da creature spaventose, che divide l’entroterra dalla zona costiera. Questa Faglia ha diviso, non solo la terra, ma anche i popoli che cercano di primeggiare l’uno sull’altro portando avanti una guerra su vari fronti. Ho amato moltissimo le mappe create appositamente per descrivere il territorio ed aiutare, chi come me ha un senso di orientamento di una nocciolina (Mik), ad entrare nel vivo della storia.

La protagonista della trilogia è Alina Starkov, una ragazza orfana che è un’apprendista cartografa presso il primo esercito. Non ha grandi doti, non sa combattere e non ha la minima idea delle sue origini e delle sue reali capacità. Lei si mostra all’inizio come una ragazza profondamente insicura, che non sente di appartenere a nessun luogo, a nessun paese e forse a volte nemmeno a se stessa. Nel corso della serie subisce evoluzioni continue, ho amato moltissimo il modo in cui l’autrice l’ha accompagnata passo dopo passo a diventare quella donna che avrebbe dovuto sempre essere. Credo che sia uno dei personaggi che più muta, si evolve e si adatta a tutte le situazioni della trama. Una caratterizzazione del personaggio che veramente mi ha lasciata piena di emozione e sbalordita. Alina non ha famiglia ad eccezione di Mal, un tracciatore formidabile in grado di trovare anche la più mitologica delle creature grazie alle sue caratteristiche innate. Un personaggio che però personalmente non ho amato in nessuno dei tre libri, se non nel finale della saga, ma esclusivamente per un motivo di coerenza rispetto a quanto si era verificato. Ragazze non posso farci niente a me i ragazzi palla al piede non piacciono, è il classico maschio alfa che si rende conto delle persone importanti della sua vita quando mostrano di avere un lato più duro e non stanno li a pendere dalle tue labbra. Che poi critica anche questi cambiamenti!!! (Mik) Come si evince dalla trama, dalla serie tv e da alcune immagini che hanno tempestato il web Alina tanto indifesa non è. Per salvare la palla… ehm Mal durante un’attacco nella faglia, mostra il suo potere. Lei è l’unica e sola Evocaluce. Qui mi sembra spiegare che oltre alla faglia, oltre ai mostri dentro la faglia, tracciatori, primo esercito e guerre esistono in questo universo delle persone dotate di poteri straordinari. Essi si dividono in tre gruppi più due: il mondo dei Grisha, maghi divisi in base alle loro abilità! Un elemento della trama che mi ha attratto moltissimo. Quindi capite bene che la Bardugo non solo ha creato una trama avvincente, un mondo totalmente inesplorato, ma anche popolato da esseri straordinari rimanendo sempre coerente e avvincente! Un’amante del fantasy come me, di certo non poteva aspira a meglio!

Ed è qui, quando la luce esce e si manifesta da Alina, che arriva l’oscurità vestita da Darkling, scusate ma ho amato il suo nome in inglese, mentre nella traduzione italiana “Oscuro” mi ha fatto un pò sorridere. Questo è il personaggio che più ho amato (e non solo perchè è stato interpretato da Ben, mio caro Ben) ma perchè è da subito un personaggio enigmatico, dalle mille sfaccettature che non smettiamo mai di imparare a capire, ogni suo gesto ne nasconde un altro creando così un crescendo di curiosità e voglia di scoprirlo fino in fondo. La luce e il buio si sa sono due aspetti della stessa medaglia, due elementi complementari che si attraggono, si avvicinano e si respingono, ma quando sono impersonificati da due personaggi così affini il mix diventa esplosivo.
“Rimasi a guardare, divisa tra paura e fascinazione. “È troppo giovane” pensai. L’Oscuro comandava i Grisha da prima che io nascessi, mentre l’uomo seduto sulla pedana non sembrava molto più anziano di me. Aveva un viso affilato e bello, con una massa di folti capelli neri e chiari occhi grigi che scintillavano come quarzo.”

A mio parere è proprio uno degli elementi portanti della narrazione. L’essere così ambiguo, così impalpabile fino all’ultima battuta rende questo uno dei Villain più amati di sempre. Ma sarà davvero un villain?

Ma adesso parliamo della serie tv. Una marea di commenti contrastanti girano per il web; serie amata da chi ha letto tutti e cinque i libri, non del tutto compresa da chi ha letto solo la duologia dei sei corvi. Ammetto che la prima volta che ho visto introdotti i personaggi di Kaz e la sua banda di truffatori, non mi è stata da subito chiara la scelta dei produttori, tra cui l’autrice stessa, di unire le due serie quando nei romanzi si svolgono in anni differenti.
Adesso che, insieme a Mik, siamo riuscite a recuperare tutti i libri, non solo pensiamo di aver capito il perchè di questa scelta, ma abbiamo amato il tutto ancora di più!

Qui partono le nostre teorie complottistiche che ci hanno tenute sveglie durante la notte.
Aimè sono presenti degli spoiler.

Se guardiamo la serie tv dal punto di vista della trilogia di tenebre e ossa, la trama è quella. Ci sta. Nessun grande cambiamento se non in una puntata in cui si scopre il passato dell’oscuro e come si è creata la faglia. Questo dettaglio nei romanzi non è presente, e ho apprezzato moltissimo averlo potuto vedere (nonchè mi ha fatto amare l’oscuro ancora di più! ditemi che è normale vi prego). Questa parte non la definirei affatto una modifica nella trama per il semplice fatto che esiste una novella prequel dedicata all’oscuro ma che non è mai arrivata in Italia. ( Ne abbiamo bisogno tipo ORA)

Diciamo che il grande cambiamento per quando riguarda la trama è la parte che riguarda Kaz, inej e Jasper. Kaz inej e Jasper sono i protagonisti della duologia Sei di Corvi il che abbiamo scoperto si svolge due anni dopo il terzo libro della trilogia. Secondo il nostro parere, mio e di Mik che in piena notte scleravamo per questi dettagli, la Bardugo ha voluto introdurre fin da subito i personaggi dei corvi per approfondire e comprendere al meglio le parti mancanti nel romanzo. D’altronde quello che vediamo nella serie tv sarebbero fatti accaduti prima dell’inizio del romanzo.
OK sembra davvero complicato, ma in realtà ci è sembrato tutto abbastanza logico.
Ad esempio nel libro Nina e Mathias già si conoscono e la ragazza ha già fatto imprigionare il cacciatore di Grisha. Possiamo leggere solo degli sprazzi di come loro due si sono conosciuti e cosa hanno passato.
Nella serie invece riusciamo a vedere perfettamente come si sono incontrati e come è evoluto il loro rapporto.
Sono stati tanti i dettagli che ho apprezzato; la collana fatta dalle ossa di cervo che indossa Alina, forse un po’ macabra e so che non a tutti ha fatto impazzire, ma l’ho ritenuta molto azzeccata; I Volcra che sono stati realizzati esattamente come me li ero immaginati dal libro e potrei elencarne molti altri! L’unica cosa che non ho del tutto apprezzato, e so che ha fatto discutere molto, è stato quando l’Oscuro rivela il suo vero nome ad Alina. Nel romanzo è una rivelazione estremamente importante, ma nella serie tv viene persa totalmente.
A parte questo, ritengo che la serie tv sia perfettamente riuscita e che, forse, sia anche uno degli adattamenti meglio riusciti. Spero davvero che lo rinnovino per altre stagioni, anche perchè aspetto con molta ansia di vedere sullo schermo Nikolai!

A presto!
Mik e Mary

 

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