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Figlia di Sangue e Rovina – Sofia Mazzanti

Recensione del primo volume della trilogia di Sofia Mazzanti

Titolo: Figlia di Sangue e Rovina

Serie: L’ascesa dell’ammazza-fae vol.1

Autrice: Sofia Mazzanti

Genere: Fantasy

Editore: Self Publishing

Data uscita: 19 gennaio 2023

Trama

Primo libro della trilogia L’ascesa dell’ammazza-fae.

Eriel era l’unica in grado di uccidere i fae.
E Raskael era il fae incaricato di catturarla.
Avrebbe dovuto odiarlo, non desiderare che lui la baciasse una seconda volta.

Eriel non deve smettere di scappare. Se lo facesse, il suo passato la raggiungerebbe, e lei non può permetterlo. Ha già fin troppe cicatrici addosso, e non ha intenzione di lasciare che gliene causino altre.

Raskael non può disobbedire alla sua regina. Ha trascorso tutta l’esistenza a esaudire ogni suo feroce ordine, e l’ultimo è chiaro: trovare l’ammazza-fae e portargliela, costi quel che costi.

Eriel odia Raskael. Raskael non dovrebbe provare alcuna pietà per Eriel. Ma, da quando le loro vite si sono incrociate, ogni equilibrio è stato stravolto, e la salvezza sembra impossibile da raggiungere. Perché, in un mondo fatto di spine, magia ed esseri inflessibili come l’acciaio, non tutto è come sembra, e i segreti racchiusi nel Sottosuolo minacciano di distruggere ogni cosa.
L’odio. L’amore. La vita.

La serie L’ascesa dell’ammazza-fae è composta da:

  • Figlia di Sangue e Rovina
  • Terra di incubi e ossa

Recensione

Avevo sentito parlare di questo romanzo praticamente ovunque. Instagram, Facebook, tiktok… la prima cosa che mi ha colpito è stata la copertina, ovviamente la trama ha fatto il resto! Si tratta di una trilogia fantasy di un’autrice esordiente Sofia Mazzanti. Per ora mi sembra siano usciti solo i primi due romanzi, io ho letto only The first, ma credo che a breve uscirà anche l’ultimo volume. 

Adoro le storie fantasy, ultimamente quelle con le fate mi attraggono particolarmente. 

Ci tengo a specificare che non sto parlando delle fatine alla trilli, di quelle che esaudiscono i desideri ecc 

Parlo di quelle che sono belle come angeli, ma hanno animi oscuri, poteri indicibili e sono preda dei loro vizi e a volte anche capricci. 

Come potete leggere dalla trama stessa la protagonista è Eriel, una giovane donna con un potere molto molto raro: con un solo tocco può uccidere qualsiasi Fae. A causa di questo suo potere vive una vita nell’ombra e nella paura. Perseguitata dagli umani, braccata dai fae corre senza sosta. Il suo corpo è una tavolozza di cicatrici del suo passato, delle sue sconfitte e delle cattiverie che ha dovuto subire. 

Eriel è un personaggio femminile con la giusta dose di coraggio, forza, ma anche fragilità e ingenuità. 

Come fa essere tutte queste cose? 

È diventata forte e coraggiosa, perché ha dovuto farlo.

Fragile perché le persone che hanno sofferto possono sembrare spezzate e forse in qualche modo lo sono, ma non significa essere deboli nel vero senso del termine. 

Ingenua perchè nonostante le cattiverie subite si lascia trasportare quando trova davanti a sé un po’ di gentilezza. 

Mi sono piaciute tutte le sue sfumature perché sono coerenti con tutta la sua storia di vita. Mi è piaciuta la sua determinazione e ho rispettato molto il suo saper perdonare anche quando è difficile, credetemi davvero difficile, farlo. 

Un personaggio con una grinta tutta sua. 

“Era attratto da quei segni indelebili che raccontavano di lei più di quanto non rivelasse a voce. Una sopravvissuta. Si somigliavano più di quanto avesse pensato.”

Ed è qui che si incontra scontra con…

Raskael un cavaliere fae, anzi il favorito della regina che da la caccia da secoli alla stirpe degli ammazza fae. La storia del cavaliere e di Eriel è ingarbugliata come i fili delle mie vecchie cuffiette e antica come la terra stessa. Ha origini profonde e forse proprio il destino ha voluto che si giungesse a questo esatto momento. 

Raskael è ambiguo. 

Ha un ruolo che non si comprende all’inizio. Freddo, spietato e affilato come una lama. La regina comanda e lui agisce semplicemente. Eppure si capisce subito che in questo muro qualche crepa c’è. Lui una coscienza ce l’ha e spesso gli toglie il sonno. Eriel è qui adesso proprio a causa della sua coscienza. 

Un personaggio molto complesso di cui abbiamo avuto pochissimo in questo primo volume. Nonostante il pov alternato fra i due, il cavaliere ha mostrato molto molto poco di ciò che è davvero. Il che a mio parere l’ha reso molto più intrigante. 

Devo dire che l’autrice è riuscita a far vivere sulla carta due personaggi interessanti, intriganti e dalle emozioni profonde che vanno assolutamente indagate. 

L’ambientazione è descritta in maniera corretta, scorrevole come un contorno del tutto. Le divisioni dei regni, gli dei, qualche tradizione ogni cosa viene rappresentata con estrema precisione e dettagli vividi. 

Lo stile è leggero e piacevole. Non c’è dello spicy se non appena accennato in alcune scene, ma credo fortemente che la scelta dell’autrice di non metterlo sia stata giusta. Abbiamo dei personaggi che ne hanno viste di cotte e di crude, l’evitare scene troppo piccanti è stato coerente e rispettoso con il loro passato. 

L’unica cosa che ho trovato un po’ pesante e mi porta a non dare un voto altissimo è la lentezza che ho percepito nella prima parte. 

Abbiamo i due pov alternati che ci narrano le vicessitudini dei due protagonisti. 

Per tutta la prima parte si incontrano solo un paio di volte, ma non è tanto questo perché effettivamente ci aiuta a familiarizzare con entrambi ancor prima che loro strade si incontrino per diventare una. 

La cosa che ho trovato un po’ lenta è proprio ciò che accade in questa prima parte. Tanta ricerca, personaggi che stringono amicizia, un po’ troppe elugubrazioni mentali della protagonista in alcune interazioni (non voglio fare spoiler), lei che almeno ogni quattro pagine è svenuta con nuove cicatrici… che possiamo anche dire “okay, ci sta è il primo volume più introduttivo” ma la prima parte dura il 60% del libro e sembra un po’ ripetitiva. Il restante 40% vola. Ne accade una dietro l’altra e tiene alto il ritmo. Anche se Eriel passa molto tempo ferita, svenuta, drogata di nuovo.

Fino poi a giungere al finale shock, che mannaggia la miseria sbabam. 

In maniera più riassuntiva il romanzo, la trama, i personaggi, lo stile mi sono piaciuti, ma secondo me si potevano tagliare un po’ di passaggi ripetitivi, che lo appesantiscono un po’. 

Ovviamente come ho già premesso stiamo parlando di un primo libro di una trilogia, quindi vediamo se il secondo velocizza un po’ il tutto! 

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