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La sindrome di Stendhal – Catherine Bc

Oggi vi porto con me in una storia elegante e vibrante che parte da un’opera d’arte e una sindrome molto particolare!

 

Titolo: La sindrome di Stendhal

Autrice: Catherine Bc

Editore: Self-publishing

Genere: Romance contemporaneo

Pagine: 42

Prezzo: 0.99

Formato ebook ( Amazon)

 

TRAMA

Marc Collins è un uomo all’apice della carriera e della sensualità. Braccio destro del curatore del Louvre, docente universitario, un intellettuale tenebroso e affascinante. Un uomo che nasconde agli altri la propria fragilità, che non vuole mostrarsi mai debole o esposto, ma che ama nascondersi dietro maschere sorridenti e parole accattivanti. Durante la presentazione di Amore e Psiche Stanti incontra una giovane donna che sembra condividerne l’amore sconfinato per l’arte in ogni sua forma. Sarah lo ammalia con la semplicità e la capacità di tenergli testa, scoperchiando quel vaso di Pandora delle emozioni che porta con sé il nascere di ogni potente attrazione. Come la Sindrome di Stendhal, questo incontro dà vita ad un torneo di sentimenti, un turbinio di sensazioni che arrivano direttamente all’anima, mostrando l’essenza stessa della natura umana e la forza primordiale che la governa da sempre: l’amore.

 

RECENSIONE

 

Quest’anno mi è successa una cosa molto particolare: nell’arco di poco tempo sono inciampata in due romanzi che trattano lo stesso tema. Un tema però molto particolare ovvero la famosissima Sindrome di Stendhal e non potevo non cogliere i segnali cosmici che mi spingevano a leggerli entrambi. Decisione molto molto saggia la mia! Prima di immergerci nella recensione di questo volume è bene specificare cosa sia questa sindrome e quali aspetti ci coinvolgono da vicino.

 

La sindrome di Stendhal è un’affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d’arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono localizzate in spazi limitati.

 

Oggi è il turno del romanzo di Catherine Bc, autrice che ho avuto il piacere di conoscere alla fiera dei libri che si è tenuta a Roma. Una donna spumeggiante e accogliente e di cui oggi voglio mostrarvi la bravura nel raccontarci una storia d’amore che nasce di fronte una delle opere d’arte più discusse e interessanti di tutti i tempi.

La Sindrome di Stendhal è ambientato nel luogo romantico e artistico per eccellenza – Parigi e il Louvre ed è incentrato su una conversazione di fronte alla scultura di Amore e Psiche di Antonio Canova.  L’opera rappresenta con un erotismo sottile e raffinato il Dio dell’amore e dell’eros mentre osserva sognante il volto della donna amata. Da questa minuscola descrizione possiamo solo immaginare il tipo di conversazione che nasce tra due sconosciuti di fronte a quest’opera d’arte. Un dialogo che assume le forme di un gioco di seduzione sempre più coinvolgente, che ci intriga e ci trasporta, attraverso colori, suoni e percezioni, a livelli di erotismo che fanno vibrare e venir voglia di un contatto sempre più intimo.

 

«Stava tentando di sorvolare sia su questi pensieri che sulla vistosità dei colori degli abiti, quando un velo di un bianco impalpabile gli passò davanti agli occhi».

 

Il romanzo è in realtà un racconto breve, ma intenso. Ogni sensazione, ogni emozione, ogni desiderio nascosto e non è forte, palpabile e coinvolge il lettore in tutta la storia facendogli provare cose mai sperimentate. Una bravura unica quella dell’autrice che in poche pagine ha creato un gioco di parole che ti tiene incollato alla lettura. La scrittura è fluida, scorrevole, i termini utilizzati sono ricercati, non usuali, mai banali, denotando una grande padronanza della lingua italiana ed un vocabolario ricco.

Un romanzo che risveglia i sensi senza ombra di dubbio!

 

A presto

Mik

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