Che faccia freddo questa mattina non è per noi un problema, Ella ha da poco finito di leggere IL PROBLEMA DI UN MARCHESE, terzo volume della serie I figli segreti del Duca dell’autrice Jess Michaels e conferma che il livello hot è talmente presente che basta questo romanzo a riscaldare gli animi.
Ovviamente c’è molto altro e vi invitiamo a leggere la sua recensione 😉
TRAMA
La viscontessa Aurora Lovell è stata innamorata di un uomo per tutta la vita, ma il destino avverso non le ha mai permesso di stare con lui. Arrivata ad accettarlo, si è sposata per avere un titolo piuttosto che per amore. Ora è vedova e sta cercando di capire come gestire uno scandalo che sta per distruggere il suo mondo quando viene invitata a un ricevimento in campagna. Nel disperato tentativo di sfuggire alla triste realtà della sua vita, accetta.
Nicholas Gillingham ha sempre vissuto a cavallo tra due mondi. Cresciuto da una serva, ma segretamente figlio illegittimo del famigerato duca di Roseford, non ha mai sentito di appartenere a nessuno dei due. Dopo essere rimasto ferito per salvare altre persone, ora è un eroe di guerra e, contro ogni aspettativa, è in lizza per ricevere un titolo per il suo servizio. Un modo per non sentirsi mai così impotente come quando ha perso Aurora la prima volta. Ma per influenzare le persone giuste, ha bisogno dell’aiuto di suo fratello e si ritrova a un ricevimento in campagna.
Il tempo e la distanza non significano nulla quando Aurora e Nicholas si incontrano di nuovo. Ma riusciranno a superare un passato intricato pieno di amari tradimenti, uno scandalo che potrebbe rovinare il futuro e un cane molto invadente per ritornare insieme? O l’amore sarà altrettanto doloroso la seconda volta?
Grado di sensualità: Tenete pronti gli estintori
RECENSIONE
Un’altra me direbbe che questo libro è da “minchiometro” a livello pro. E per la mia esperienza di lettrice incallita e compulsiva, vince a mani basse questo premio almeno negli historical.
Nicholas, il nostro protagonista, è uno degli innumerevoli figli illegittimi del defunto duca di Roseford, un uomo veramente pessimo anche con l’unico figlio legittimo. Nell’essere il figlio di una ben poco consenziente cameriera, Nicholas ha avuto la pietà di Mr. Gillingham, il contabile della famiglia di Aurora, i conti di Bramwell, e con lei è cresciuto. Potevano non innamorarsi?
Ma può il figlio di una serva adottato da un contabile ambire alla mano di una contessa?
È così che inizia il libro, con Nicholas che va dal Conte padre di Aurora a chiedere la mano della figlia e viene intortato per benino fino a fargli credere che la ragazza non corrisponda affatto il suo amore, anzi, ambisca da tempo al titolo che le fornirebbe il suo promesso sposo nobile, il visconte di Lovell.
Demoralizzato e deluso, troppo giovane ancora per potersi opporre come si deve, anche in virtù di un ricatto ai danni dell’amato padre adottivo, Nicholas decide – gentilmente spronato dal Conte e dal Duca suo padre naturale – di entrare nell’esercito. Dall’altra parte, Aurora riceve una lettera che Nicholas non ha mai scritto e si convince, suo malgrado, a sposare il Visconte.
“Una preghiera. Una benedizione. Un debole frammento di speranza che da tempo aveva rilasciato nel mondo.”
Passano quasi dieci anni, Nicholas è un eroe di guerra e di questo si porta appresso le ferite assieme ad un simpaticissimo cagnolone bullmastiff di nome Fortescue, mentre Aurora è vedova alla ricerca di Imogen, una sua amica vedova anch’ella e caduta in disgrazia a tal punto da finire a lavorare in un bordello da dove però pare essere sparita.
Così, mentre a Nicholas grazie al suo eroismo militare viene proposto un titolo di Marchese, per il quale dovrà addolcire diversi nobili conoscenti del suo fratellastro Robert, unico erede legittimo del duca Marpione ehm Roseford; Aurora si ritroverà scambiata per una prostituta in un pessimo bordello e, viste le sue doti di calciatrice ante litteram verso un cliente piuttosto aggressivo, verrà bollata dalle chiacchiere attorno alla sua disperata vedovanza.
“Entrambi meritate un punto alla fine della frase del vostro passato. E una nuova frase che prosegua da lì, se lo desiderate.”
A risolvere la cosa arrivano i parenti già sposati di Nicholas, che la invitano per una piccola vacanza nella tenuta del Duca e qui i due amanti disillusi si ritrovano dopo dieci anni.
Ovviamente la loro reunion è esplosiva sotto tutti i punti di vista. Ma complici anche le altre coppie presenti – Nicholas ha una quantità di fratelli e sorelle illegittimi da far girare la testa – riusciranno a riavvicinarsi, nonostante in mezzo al loro cammino ne spunti sempre una.
Ed è qui che mi fermo perché viene il bello della storia… In tutti i sensi. Perché ad un certo punto ho spento il riscaldamento in casa e ringrazio perché mi fanno risparmiare sulla bolletta… La situazione si surriscalda parecchio ecco.
Da sottolineare anche il lato misterioso della storia che coinvolge l’amica di Aurora e che farà da trampolino di lancio per il prossimo libro.
Nel complesso la storia è molto bella, appassionata appunto, ma anche dolce, con sentimenti forti soprattutto dal punto di vista della famiglia che, una volta morto questo Duca promiscuo, i figli sono molto uniti e si vogliono davvero bene aiutandosi a vicenda. Aurora è una protagonista forte, coraggiosa, decisamente moderna in molte cose.
Lo consiglio per chi vuole leggere un historical coinvolgente, originale, che tiene incollati alle pagine, a mio avviso fortunatamente privo di tanti merletti letterari tipici di certi trope del genere che ormai sono diventati anche noiosi perché già visti e letti ormai in tutte le salse. Non avevo letto gli altri libri – questo è il terzo della serie – ma la storia mi ha incuriosita ad andare indietro e sapere degli altri fratelli e, certamente, a seguire le vicende del prossimo libro anche grazie all’anteprima presente alla fine di questo romanzo.
Una menzione anche alla traduzione di Isabella Nanni, semplicemente impeccabile.
