Review Party per noi!
Ella si è immersa completamente prima con Petali e Spine e successivamente con lo spin off LACRIME E STELLE di Naike Ror.
In entrambi i casi ma con questo suo ultimo lavoro, ancor di più, siamo rimaste colpite dalla cover a dir poco magnifica ma anche dal romanzo… ecco cosa ci racconta Ella 🙂
Titolo: Lacrime e stelle,
Autrice: Naike Rør
Editore: Always Publishing
Genere: romance contemporaneo
Trope: enemies to lovers, unexpected child. Office romance.
Lunghezza: 350 pagine
Data di uscita: 31 marzo 2023
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Trama
Trixie Montgomery ha vissuto infinite vite, e ha ricevuto altrettante seconde occasioni. Ha ingoiato bocconi amari, digerito pesanti compromessi, e senza mai rinnegare il suo passato è riuscita a conquistarsi un futuro privilegiato all’interno delle Lancaster Industries e nella vita di Jaxon York, presidente della holding e suo migliore amico. Tutto sembra filare liscio, finché Trix non si troverà di fronte al bivio che cambierà la sua e molte altre esistenze, ponendola tutto a un tratto di fronte alla scelta di annientare o salvare il suo peggior nemico. Ad aspettarla al varco predisposto dal destino tentatore, c’è la persona più impensabile e pericolosa: Archie Lancaster, storico nemico di Jaxon, e l’unica persona in grado di minare tutte le seconde occasioni di Trix. L’uomo a cui è legata da una passione travolgente e feroce, da un sentimento intraducibile agli altri e da un segreto ingombrante, in grado di stritolare la vita di chiunque. A passi cadenzati, come condotti dalla potente musica di un’opera lirica, Trix e Archie si avvicineranno l’uno all’altra, delicati o irruenti, allineati o distanti. Ma un contorto meccanismo di menzogne e sotterfugi li avvolge nelle sue spire intricate, e in più un cinico nemico è pronto ad abbattersi su di loro senza esclusione di colpi. La disperazione prenderà il sopravvento, le lacrime di dolore sovrasteranno quelle di stupore e di gioia, o questo amore irrazionale sarà alla fine illuminato dal candore delle stelle?
Recensione
Uno dei peggiori attacchi di emicrania della mia vita si stava abbattendo su di me e non c’era un cazzo di niente che riuscisse a farmelo passare.
Povero Archie Bau!
Devo dire che lui già mi piaceva dal romanzo precedente, perché lo trovavo un antagonista anomalo e questo romanzo me l’ha confermato in pieno. Perché quando lessi “Petali e spine” fu uno dei rari casi in cui non provai empatia per il protagonista maschile, sebbene grande fan di bei tenebrosi e str…
Archie non è che non sia altrettanto str… ma, sarà l’emicrania con aure che condivido con lui, sarà che l’ho visto abbastanza vittima di qualsiasi situazione, dal padre (re dei manipolatori) al rivale nel lavoro Jaxon York; sino a Trixie, la protagonista femminile, ma non è mai riuscito a starmi antipatico. Al contrario.
Come stavo cercando di dirti, voglio che tu sappia che ogni sacrificio che faccio, e ogni sacrificio che ti sto chiedendo di fare, è per il nostro bene, per renderti meno coglione di quanto faccia la tua giovane età.
La storia precede e si accavalla con la vicenda di Scarlett e Jaxon del libro precedente e dico subito che mi è piaciuto molto di più. Ho trovato Naike Rør maturata molto, pur restando fedele a sé stessa, e la storia mi è risultata più fluida nonostante sia uno slow burn o qualcosa del genere. Perché più che una cottura lenta sembra una grigliata di emozioni. Tra i miei ormai noti metri, in questo caso vincerebbe lo sclerometro su tutti gli altri.
Trix è una ex tossicodipendente che si ritrova a lavorare per i Lancaster grazie a Jaxon York, che è suo amico e mentore, in qualche modo la salva pure dai cardigan di cattivo gusto, non sapendo che la sua nemesi di sempre, Archie, detto Archie Bau, ne sarà subito attratto.
Tra loro si consumerà una relazione clandestina a dir poco bollente e da questa storia nascerà Virginie, una bimba che Trixie, per vari motivi che non spoilero, terrà segreta ad Archie.
E qui cominciano i guai, anzi, si accavallano ad altri guai già precedenti che in qualche modo partono dalla morte di Troy York, il padre di Jaxon, molti anni prima.
Ma diciamo che la fiducia è una delle cose che mancano di più sia nei Lancaster che in Jaxon York, forse anche per il fatto suddetto e quello che vi è correlato.
La passione, l’amore travolgente, invece, non manca, ma non basta.
Perché io la volevo ancora. Quando chiudevo gli occhi prima di dormire, era il suo profumo quello che speravo di ricordare, il suo corpo quello che avrei voluto stringere.
Per me leggere questo libro è stata una sofferenza, perché oltre a condividere l’emicrania di Archie, qualcosa nella vicenda di Virginie mi ha toccata personalmente e, al contrario di qualsiasi aspettativa – persino stupendo me stessa, ho provato ancora empatia per Archie, poca per Trixie, perché a me ha dato l’impressione di essere un po’ egoista. Testarda, orgogliosa. Una che morirebbe per una coerenza che in amore è una delle cose più fragili e opinabili al mondo.
Non avrei mai provato qualcosa di simile per nessun altro, non avrei mai guardato gli occhi di un altro uomo leggendoci quel che riuscivo a leggere in Archie.
Ma tra i metri, non manca neanche il minchiometro. E Archie Bau sa come farsi passare il mal di testa sfatando al contrario la classica scusa.
La riempii con tutta la forza che avevo, godetti di ogni suo gemito, la scopai come si poteva scopare il peggior nemico.
Insomma, un libro denso di emozioni contrastanti, che tiene attaccati alle pagine perché trascina negli eventi dei due protagonisti con la forza narrativa che contraddistingue l’autrice e che rende riconoscibile il suo stile tra milioni di altri.