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Cose che teniamo solo per noi – Lucy Score

Qualcuno ha detto Review Party?
Oppure Lucy Score con il suo ultimo strepitoso romanzo COSE CHE TENIAMO SOLO PER NOI?

Ebbene, Ella “in prima linea” ha letto questo piccolo capolavoro che grazie a Newton Compton Editori possiamo già acquistare on line!

Titolo: Cose che teniamo solo per noi

Serie: Knockemout #2

Autrice: Lucy Score

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Contemporary romance

Trope: Suspense, commedia, vicinanza forzata.

Lunghezza: 512 pagine

Uscita: 27 giugno 2023

Link Amazon: Qui

TRAMA

Lina arriva nella sperduta città di Knockemout, in Virginia, con più segreti che bagagli. Il suo obiettivo è semplice: rimediare a uno scivolone professionale, dare un nuovo impulso alla sua carriera, e poi lasciare al più presto quel remoto angolo d’America. Ma non ha fatto i conti con il nuovo vicino di casa… Nash Morgan è un poliziotto modello. Il classico supereroe senza mantello che non si tira indietro quando si tratta di aiutare gli altri. Il problema è che, da quando è in convalescenza forzata per una ferita da arma da fuoco, il ragazzo d’oro ha lasciato il posto all’ombra di sé stesso. Cinico, perseguitato dagli incubi e tormentato dagli attacchi di panico, evita con cura ogni contatto umano per nascondere la sua sofferenza. Lina, dal canto suo, è quanto di più lontano dalla classica brava ragazza della porta accanto. E sa che di un poliziotto, per quanto assurdamente sexy sia, è meglio non fidarsi. Ma un semplice incontro sul pianerottolo di casa renderà improvvisamente sfumati i confini che si erano imposti di mantenere. E chissà che, nel tentativo di tenere tutti a distanza, Nash e Lina non si ritrovino molto più vicini di quanto sia prudente…

 

La serie “ Knockemout ” è composta:
1- Cose che non abbiamo mai superato
2- Cose che teniamo solo per noi 
3- Things We Left Behind (Non ancora tradotto)

RECENSIONE

“Non era un bacio, era un atto di disperazione.”

Incollats Romantics, buongiorno?

Lo sentite il caldo? Ci stiamo lamentando? No, sì, forse. Personalmente ho il caldo incorporato dalle primavere e dalle estati personali… perché la vostra Ella è entrata in quella fase della vita in cui non solo si sente un ravatto (in genovese qualcosa tipo spazzatura, chincaglieria scadente e da buttare) ma lo diventa proprio.

Ma questo romanzo di Lucy Score ha rasserenato e rinfrescato le mie serate d’inizio estate grazie all’anteprima fornita al blog dalla casa editrice che ringrazio.

“Pregai ogni divinità religiosa a cui riuscivo a pensare, poi ci infilai nel mezzo anche qualche celebrità e musicista per non sbagliare. Santa Dolly Parton, ti prego, fa’ che non dica di sì.”

Rispetto al primo libro, sono concorde con chi mi ha confermato che siamo su tutt’altra e migliore lunghezza d’onda. Laddove nel romanzo “Cose che non abbiamo mai superato” c’era una leggera confusione tra i molti personaggi, c’era una sorta di introduzione continuata, i dialoghi tra i protagonisti erano una puntina abbassata alla metà dei loro anni, qui c’è un salto di qualità notevole. I protagonisti sono rapportati alla loro età (Lina è sopra i trenta e Nash ha 41 anni…), i personaggi sono tutti inseriti bene nella storia e non sovrastano i “due principali” come si poteva avere sentore nel primo libro.

“Teneva una birra in una mano e reggeva la tremante Piper nell’altra. La cagnolina indossava un ridicolo maglioncino con stampate sopra delle zucche.”

La Score ci abitua a storie divertenti e “corali”, con presenti dei pelosini che aiutano a rendere la storia più dolce e fanno anche un pochino da cupido della situazione. In questo caso, abbiamo la piccola cagnolina Piper, il cui salvataggio ha dato vita ad una delle scene più esilaranti di tutto il libro.

Comicità che non manca mai, neanche nei momenti più critici come nel bel mezzo di una sparatoria o di una rissa.

“Ferite di proiettili e attacchi di panico. Nash Morgan era un bel casino. Enfasi sul «bel».”

Lui: Nash Morgan è dannatamente sexy e pericolosamente ferito. Come nella caption che ho riproposto, è facilissimo descriverlo come fa Lina, Angelina, la nostra pericolosa protagonista femminile. I motivi dell’essere incasinato di Nash sono diversi, alcuni legati alle ferite di una sparatoria di cui è rimasto vittima, altre più profonde e radicate nel tempo, che vanno indietro sino al rapporto con la madre e il padre.

“«Perciò saboti qualunque possibilità di una vera intimità perché non vuoi essere di nuovo vulnerabile»”

Angelina, Lina, è una donna forte, che fa un lavoro tosto e segreto a molte persone. Ma dentro è rotta, non da una relazione precedente, piuttosto da qualcosa della sua adolescenza che l’ha segnata e anche per lei ha creato una scorza notevole nei confronti della vulnerabilità.

“L’attrazione fisica che provavo verso Nash era come un campo gravitazionale. Inevitabile. Aveva il potere di surclassare tutte le molto eccellenti motivazioni per cui dovevo stargli lontana, prima tra tutte il fatto che lui era un coglione autoritario ed emotivamente danneggiato.”

Tra i due ci sono scintille in tutti i sensi, ma si ritroveranno vicini di casa, invitati a un matrimonio, e soprattutto uniti nel fronte della cattura di un malvivente che abbiamo già incrociato nell’altro libro. E ne vedremo delle belle.

“Stavamo entrambi ansimando, respirando la stessa aria, inspirando la stessa rabbia, alimentando la stessa fiamma.”

Prima dicevo del libro “corale”, forse ho esagerato nella definizione, ma volevo farvi capire quanto questo romanzo abbia dei personaggi secondari potenti, che se nel romanzo precedente tendono a prevalere sui protagonisti, in questo sono perfetti, perché costruiscono la storia attorno a Nash e Lina, aiutano la comicità del racconto, rendono l’idea della cittadina, Knockemout, che dà anche il nome alla serie, dove tutti conoscono tutti, soprattutto sanno tutto di tutti!

Tra vicine di casa impenitenti (adoro la signora Tweedy!), carcerate con una passione per il lato B di Nash (come darle torto!) e motociclisti talmente coraggiosi da vivere l’esperienza dei crampi mestruali, la storia tiene incollata alle pagine, sorprendendo, divertendo, emozionando. Se ci fossero i miei metri, li avremmo davvero tutti al massimo livello. No, quello delle cover non proprio, ma apprezzo l’impegno…

“«Tesoro, se ti fa stare meglio, in questo momento sono spaventato a morte al punto da non riuscire a respirare senza te avvolta attorno a me».”

È un romanzo che consiglio davvero vivamente.

Mi è piaciuto un sacco e posso assicurarvi che è leggibile senza aver letto il primo, nel caso non aveste voglia di recuperarlo. Qualche giorno fa, vi parlavo di esigenze ed esperienze degli scrittori, di ciò che rende un libro bello e di quando capiti che un romanzo del BookTok sia, invece, sopravvalutato. E non è questo il caso. Per una volta il BookTok e l’arte vanno perfettamente d’accordo. Il messaggio più importante che Lina e Nash trasmettono è che l’amore vero, bello, è quello in cui si ha il coraggio di donarsi liberamente. Pur sapendo che potrebbe ferire, deludere o spezzare il cuore. L’amore è prendere la propria vulnerabilità e trasformarla in forza, usare l’ansia in modo positivo, come un’energia che sprona a fare non come la barriera dietro cui nascondersi. Parola di una che coi problemi di Nash ci ha convissuto per sedici anni!

Prima di salutarvi, vorrei segnalare Lucien, caldana in arrivo. Vogliamo (il plurale non è maiestatis, è proprio plurale) il libro di Lucien che la Score butta lì così: “P.s. Il libro su Lucian? *si asciuga il sudore dalla fronte* *infila il computer nel freezer per impedirgli di surriscaldarsi*”

Scusate, ora vado a chiudermi nel freezer pure io, perché Lucien è da vampata anche senza essere in menopausa…

Ella il ravatto.

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