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Cruel game – Daria Torresan

Un nuovo romanzo letto e una nuova recensione sul nostro blog!
Ella si è imbattuta in CRUEL GAME di Daria Torresan, questa volta da “solista” e non a quattro mani come siamo abituate a leggerla!

Il primo complimento va alla cover perché davvero bellissima e i restanti sono tutti per la sua storia!

Titolo: Cruel game

Autrice: Daria Torresan

Editore: Self published

Serie: Stand Alone

Genere: New Adult, Sport Romance

Trope: Bet, Social Gap, Opposites Attract, Bad Boy, Antihero

Uscita: 14 Luglio 2023

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TRAMA

Amy

Fin da piccola ho perseguito un solo obiettivo: riuscire a entrare alla Juilliard e diventare una grande ballerina di danza classica.

Per tutta la vita sono stata la figlia perfetta, quella che raggiungeva ottimi risultati nello studio e nel ballo e non cedeva mai alle tentazioni tipiche della mia età.

Almeno fino alle vacanze estive prima del college.

Quell’estate ho conosciuto Bjorg McKenna, un mezzo delinquente che viveva nel posteggio delle roulotte, con la pelle abbronzata dal sole della California e il corpo macchiato da volgari tatuaggi.

La parola pericolo lampeggiava sul suo torso nudo, ogni volta che arrivava alla spiaggia con la muta abbassata fino ai fianchi e la tavola da surf sottobraccio.

Tutti i giorni lo guardavo fare sfoggio delle sue abilità in acqua, mentre si allenava per partecipare alla Long Wave Competition.

Il suo maggiore divertimento era domare le onde più pericolose.

E corrompere le brave ragazze come me.

Bjorg

Amy Rawling odorava di soldi e innocenza. Non mi sarei nemmeno accorto di lei, se non fosse stato per la vile proposta lanciata dal mio migliore amico.

Un gioco crudele con un premio allettante, a cui un’anima persa come me non avrebbe potuto resistere.

Non ero stato io a dettarne le regole, ma io avevo accettato di partecipare.

E, una volta iniziato, il gioco doveva essere portato fino in fondo.

Poco importava se nel farlo avrei distrutto quel po’ di coscienza che ancora mi restava.

Amy sarebbe stata la mia pedina fortunata.

Entro la fine dell’estate, sarebbe scesa dal suo paradiso per assaggiare il mio inferno.

RECENSIONE

“Quelle iridi erano qualcosa di sconvolgente: lastre impenetrabili che, al tempo stesso, assorbivano tutto.”

Incollats Romantics, lo sentite il caldo?

Ebbene, se volete darvi una rinfrescata non c’è niente di meglio che un bagnetto nell’Oceano!

Troppo lontano? Non c’è problema, Daria Torresan vi porterà sulla tavola da surf di Bjorg e il caldo vi verrà per altri motivi!

“Erano le mie paure che mi rincorrevano, mi prendevano, mi rapivano.”

Ebbene, battute a parte, questo romanzo è un libro estivo non solo perché ambientato prevalentemente d’estate e sulla spiaggia, ma perché per me è l’ideale da leggere sotto l’ombrellone o qualsiasi altro sia il vostro posto rilassante. È una storia fresca, giovane ma per nulla frivola, anzi.

Se leggete i trope legati al romanzo, potete già capire quanto questa storia sia coinvolgente e appassionante. Quanto i miei famosi metri ci siano tutti, soprattutto lo sclerometro, e quanto questo libro sia la lettura che vi mancava.

Oppure quella con cui cominciare se non si è avvezzi, per esplorare nuovi orizzonti, uscire dalle comfort zone e via dicendo.

Insomma, un po’ come la nostra protagonista, Amy e, a modo suo anche Bjorg.

“Sapevo che lo avrei fatto ancora prima di decidere di acconsentire. Perché volevo dimostrare che non ero ciò che lui credeva io fossi. Ciò che lui sapeva io fossi.”

Tra i due è sfida a prima vista. Lei passa le vacanze dalla cugina Dorothy e si trova a confrontarsi con la sua compagnia, il gruppo che frequenta, anche se buona parte di esso è composto da ragazzi poveri che abitano in roulottes, mentre sia la cugina che le sue amiche sono molto ricche. Ma a quanto pare a loro interessa ben poco questa differenza sociale, perché i rapporti, nella maggior parte dei casi, sono solo di stampo sessuale o per far baldoria.

Bjorg è un surfista venticinquenne, Amy una ballerina diciottenne che viene da New York – e lì tornerà per frequentare una nota scuola di danza – non potrebbero essere così diversi. Non potrebbero essere così prevenuti l’una con l’altro.

“E il modo in cui cercava di sedurre la mia coscienza e il mio corpo.”

C’è una scommessa di mezzo, ma non aspettatevi il classico su questo trope. Perché non è tanto quella che Bjorg fa con l’amico Micah di scommessa a cambiare le cose, quanto quella tacita che avvicina Bjorg ad Amy.

Entrambi, in qualche modo, scommettono che riusciranno a traviare l’altro, a farlo uscire dal guscio, a infrangere le regole. Non importa che queste siano dettate dalla morale comune, come la morigeratezza di Amy, o da quella personale, creata dalla vita, come la sregolatezza di Bjorg.

” «Balle. Tu ti stai trattenendo. Lo fai sempre. Lo fai tutte le volte in cui sei con me.»”

In un intreccio di colpi di scena, gare di surf, feste sulla spiaggia e segreti, Daria Torresan ci trasporta in una storia che non ha nulla da invidiare alle serie americane di successo, che mi immagino su Netflix, perché ha delle dinamiche tipiche delle fiction di questo tipo, pur non essendo né banale né scontata.

Una storia scritta molto bene, per me è la prima volta che leggo l’autrice priva della sua partner letteraria Brunilda Begaj e l’esperienza ne è valsa la pena, anche se confido di leggere ancora e ancora i loro lavori a quattro mani (ne ho diversi da recuperare!)

Ella

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