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Fly with me – Emily Pigozzi

Recensione del nuovo romanzo di Emily Pigozzi

itolo: Fly with me 

Autore: Emily Pigozzi

Editore: Self publishing

Serie: Stand Alone

Genere: Sport romance  

Trope: Spicy, Forced proximity, Age gap, Hate to love, Emotional scars,  Gymnastic heroine, training together   

Pagine: Circa 420

Uscita: 23 maggio 2024

Trama

Lei è la più folle promessa della ginnastica artistica.

Lui il suo irreprensibile coach dagli occhi di ghiaccio.

Cosa può andare storto?

Mi chiamo Eva Montebello, e sono una promessa della ginnastica artistica.

Allo sport ho dato tutto, ma non so se ne è valsa la pena. 

Non ne posso più. 

E non me ne frega niente se la mia allenatrice mi ha affibbiato questo bellissimo coach russo dagli occhi blu.

Non me ne frega nulla se è un campione olimpico.

E nemmeno se tra di noi volano scintille. 

Non lo sopporto, e nemmeno lui mi sopporta.

La mia carriera oramai è finita. Prima lo capisce, meglio è.

Sarà un disastro. 

Allora, perché non posso fare a meno di desiderare di baciarlo?

Mi chiamo Oleg Petrov. 

Sono stato un campione olimpico, l’orgoglio del mio Paese.

Ma nessuno sa che ero solo un guscio vuoto.

Sono sparito dai radar, e quando è arrivata la proposta di allenare una giovane atleta italiana, ho pensato che fosse l’idea migliore per ricominciare. 

Non avevo calcolato l’effetto che mi avrebbe fatto.

Eva mette a nudo ogni mia debolezza. 

E non posso fare a meno di desiderarla con tutto me stesso.

Anche se è sbagliato.

In palio ci sono le Olimpiadi. 

Non può essere sesso, né tantomeno altro.

Sarà un disastro.

Quale gara riusciremo a vincere?

E quale perderemo, insieme ai nostri cuori?

RECENSIONE

Eccomi tornata sulla scena con il nuovo romanzo di Emily Pigozzi!

Questa volta ragazz* vi porto in un mondo che è ben lontano dalla mia vita di bradipo, quella delle ginnaste. Non semplici ginnaste: campionesse olimpioniche.

Avete presente i film? La serie “Vite parallele”? Diciamo che quella è l’ambientazione. Chi non è del giro nemmeno immagina ciò che si nasconde dietro una gara. Una vita fatta di duro lavoro, di determinazione, passione, obiettivi e rinunce.

La nostra protagonista ha vissuto più della metà della sua vita così finché non ha avuto un infortunio che ha spento la sua determinazione e ha lasciato in lei il seme della paura.

Già dalle prime pagine vediamo questa giovane diciannove che si ritrova ad affrontare delle scelte difficili: continuare a lottare contro il dolore, l’insicurezza per una medaglia oppure mollare e vivere la vita di una ragazza qualsiasi?

Ed è qui che entra in gioco “Educazione Siberiana” , così lo chiama lei. Oleg un ex campione che adesso riveste il ruolo di preparatore atletico, il suo.

Eva e Oleg sono le due facce di uno stesso sport.

Due caratteri testardi e chiusi, che si portano dietro delle ferite molto profonde.

Ho amato come l’autrice li abbia fatti scontrare e incontrare a metà strada in maniera molto naturale. Devo dire che il loro rapporto si evolve di pari passo con le loro evoluzioni personali regalando al lettore una bellissima storia di passione, amore e fiducia.

Fiducia in se stessi, ma anche nell’altro perché solo saltando in alto si possono raggiungere vette meravigliose.

Eva e Oleg mi sono piaciuti molto, ma ho apprezzato anche la descrizione del contesto, degli allenamenti, dei momenti pre gara e il fatto che non sempre le cose andavano nel verso giusto. Quest’ultimo punto ha conferito al romanzo un realismo a volte anche drammatico. Mi sono ritrovata a sperare nei momenti cruciali che andasse tutto per il meglio, sensazione molto simile a quando sei davanti lo schermo a vedere le gare vere.

Devo dire che non avevo mai letto nulla di quest’autrice, ma che è stata una meravigliosa scoperta!!!

A presto

Mik

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